MASSAGGI HARD IN CENTRO BENESSERE TREMANO PROFESSIONISTI
ANCONA – Sbucavano dalla porta del centro benessere stando bene attenti a ritrovare il contegno. Il direttore di banca si controllava il nodo della cravatta, l’operaio intento a sistemarsi il collo della camicia sotto il maglione.
Il pensionato tirava un sospiro per restituire un ritmo normale al respiro. Poi con sguardo rilassato e sensi appagati, a passo lento per non dare nell’occhio prendevano la strada del ritorno al lavoro, o del rientro a casa. Dietro di loro, come ombre, c’erano i carabinieri che li avevano aspettati fuori della culla del piacere orientale a luci rosse in attesa che finisse la loro pausa pranzo con menù piccante. E proprio quando i clienti delle ragazze cinesi capaci di soddisfare con mani sexy il prurito di maschietti in cerca di un’oasi di trasgressione pensavano di averla fatta franca riuscendo a coprire col velo dell’anonimato la scappatella hot, i militari dell’Arma spuntavano fuori all’improvviso accendendo la scintilla della vergogna. E subito bruciavano le fiamme dell’inferno al pensiero dell’imbarazzo di essere sbeffeggiati dai colleghi o – peggio – finire nella gogna della famiglia. “Vi prego, vi racconto tutto. Ma non dite niente a mia moglie”.