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OSPEDALE SENIGALLIA: CGIL CISL E UIL CHIEDONO INCONTRO AD ASUR E REGIONE

CGIL CISL e UIL di Senigallia, unitamente alle federazioni della FP CGIL , FP
CISL e FP UIL e alle relative federazioni dei pensionati SPI-FNP-UILP,
esprimono ancora una volta forte preoccupazione in merito alla condizione
della sanità senigalliese e del suo ospedale. Preoccupazione che riguarda in
primo luogo le dotazioni del personale del comparto sanitario, tecnico e
amministrativo, e del personale medico. E' inconcepibile che, soprattutto in un
periodo come questo, in cui siamo colpiti da una pandemia che richiede uno
sforzo ulteriore a tutte le strutture sanitarie, non siano sostituiti i medici
dimissionari ed è altrettanto ingiustificabile la situazione dei servizi diagnostici
di laboratorio analisi e di radiologia.
A seguito delle dichiarazioni date dall’ ASUR e Regione, è giusto riportare
l'attenzione, evidenziando le reali problematiche dell'Ospedale di Senigallia.
Anzitutto, nel front-office del laboratorio analisi, il servizio ha perso tre
dipendenti, restando con tre sole unità con conseguente rallentamento
nell’esecuzione del prelievo ematico e disguidi nella consegna dei referti, che
devono essere inviati ad altre sedi per l'assenza di un Dirigente Medico che
effettui il controllo clinico degli esami e firmi i referti, nonché rallentamenti in
tutte le altre varie attività dello sportello. Il personale della radiologia è ridotto
ai minimi termini nonostante debba svolgere attività sia per gli utenti esterni sia
per i reparti. Il tutto sempre in costante attività COVID, per la quale gli esami
diagnostici sono fondamentali e frequenti. Il territorio perde personale nei vari
front office (sportelli di cassa/cup) generando numerose difficoltà ad erogare il
servizio.
Non possiamo più contare solo sullo spirito di servizio del personale, che
ringraziamo ogni giorno per il grande sforzo profuso , uno sforzo che però deve
ricevere un adeguato riconoscimento anche attraverso risposte certe e celeri.
Per questo motivo, in sostegno al personale sanitario, chiediamo all’ ASUR e alla
Regione che si prendano nei prossimi giorni iniziative che garantiscano
l'integrazione dei medici del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Senigallia e del
personale nelle strutture diagnostiche.
Chiediamo, inoltre, che si costruisca un programma di stabilizzazione del
personale sanitario per dare continuità ad un servizio così fondamentale: non è
possibile continuare con i contratti precari che non riescono a garantire ai
cittadini il rispetto del diritto alla salute in modo efficace.
Le organizzazioni sindacali, in merito alle problematiche descritte, richiedono
un urgente costruttivo incontro/confronto con l’Asur e la Regione Marche.
Le organizzazioni sindacali continueranno a tenere alta l’attenzione.