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L’assessore Baldassarri: “Tariffe più adeguate nelle strutture comunali

“Obiettivo del nuovo regolamento per l’utilizzo del teatro e delle sale comunali è
sicuramente quello di garantire entrate certe e superiori rispetto a quanto avvenuto
fino ad ora – spiega l’assessore alla Cultura in vista della discussione dell’ordine del
giorno nel prossimo Consiglio comunale – . La revisione del precedente regolamento
è sicuramente un passo necessario e doveroso, vista l’esperienza pluriennale legata
all’attuazione di quello in vigore. Le tariffe previste nel regolamento del 2011,
predisposto dall’allora Commissario di Governo a Porto San Giorgio, risultano
inadeguate e non sostenibili in relazione alle caratteristiche delle richieste che
arrivano e arrivavano negli anni precedenti per l’utilizzo del teatro; le tariffe previste
non potevano essere sostenute e la formulazione del nuovo regolamento aumenterà
sicuramente la percentuale di copertura dei costi che l’Ente sostiene per garantire la
manutenzione del teatro, che rappresenta il patrimonio storico e culturale più
importante, insieme a Rocca Tiepolo, di questa città. La simulazione delle entrate
secondo le nuove tariffe prevede un incremento certo a vantaggio delle casse
comunali. Parliamo di spazi culturali, non di attività commerciali: l’Amministrazione
comunale pur di garantire manifestazioni ed eventi importanti per la crescita e lo
sviluppo sociale e culturale della città si è trovata spesse volte ad elargire contributi o
a predisporre misure di sostegno ai proponenti delle iniziative pur di garantirne
l’esecuzioni. Tariffe più adeguate metteranno tutti nella condizione di poter sostenere
i costi dell’utilizzo delle strutture. Gratuità sono previste per determinate categorie
come enti pubblici, le associazioni di promozione sociale e culturali, le associazioni
di volontariato e gli istituti scolastici cittadini. Così come nel regolamento vigente,
anche nella nuova bozza che sarà presentata in Consiglio comunale venerdì prossimo,
è stato inserito il riferimento al divieto di concessione delle sale alle organizzazioni e
associazioni che direttamente si richiamano all’ideologia, ai linguaggi e rituali fascisti
e alle discriminazioni di qualsiasi tipo. Abbiamo di fatto recepito un’indicazione
dell’Anci che ha aderito a una proposta dell’Anpi, clausola tra l’altro presente anche
nei regolamenti di tantissimi altri comuni (Fermo, Pesaro e Senigallia solo per citarne
alcuni nella nostra regione)”.

27 marzo 2019