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Sicilia, forse verso un nuovo condono edilizio

n_52006_01Semmai ce ne fosse stato bisogno ecco un ulteriore motivo per spazzare via una volta per tutte l’arcaico ordinamento che tiene in vita le Regioni a Statuto speciale nel nostro Paese. Non bastassero gli sprechi, le sperequazioni nei confronti degli altri cittadini italiani, i privilegi ed in generale un ordinamento che trasforma in cittadini di serie “B” quanti abitano fuori dalla Sicilia, dalla Valle d’Aosta, dal Trentino. Oggi si annuncia l’ennesima, ma non inaspettata trovata clientelare, elettoralistica, populista, il promesso condono per i costruttori abusivi entro i 150 metri dalle spiagge siciliane. Ha un bel indignarsi il Ministro galletti, ben sapendo quanto pesano e quanto servono certi voti nell’isola, quindi va bene alzare la voce, ma al dunque siamo convinti la spunteranno come sempre i clienti della casta siciliana.

“Siamo pronti a impugnare dinanzi alla Corte costituzionale ogni legge che permetta condoni edilizi. Questo vale in tutt’Italia e dunque anche per la Sicilia, dove si sta tentando di passare un colpo di spugna su decenni di abusivismo edilizio che deturpa l’ambiente costiero mettendo a rischio i cittadini”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, sull’emendamento in votazione all’Assemblea regionale siciliana che prevede una sanatoria per le costruzioni entro i 150 metri dalla costa. “Se passerà quella norma non solo ricorreremo alla Consulta, ma useremo ogni strumento legislativo in nostro possesso – aggiunge il ministro – per evitare che in attesa della sua pronuncia si verifichino scorribande indiscriminate”.
“Non possiamo lasciare soli magistrati e sindaci. Nel Collegato ambientale abbiamo messo a disposizione dei Comuni 10 milioni per l’abbattimento degli edifici abusivi in zone a rischio: un fondo che spero vada esaurito presto e che mi impegno a rifinanziare un minuto dopo”.