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Cgil, Cisl e UIl Marche: oggi ad Ancona convegno su appalti regionali

seminario-appalti-480x700“Appalti e qualità dello sviluppo nelle Marche: è il titolo del convegno

organizzato da Cgil, Cisl e Uil Marche ad Ancona. Presenti all’iniziativa,

Renzo Perticaroli, Uil Marche, Sauro Rossi, segretario regionale Cisl e

Franco Martini, segretario nazionale Cgil, che ha concluso i lavori.

Rispetto al sempre più diffuso ricorso all’affidamento in appalto di lavorazioni e

servizi, con modalità che troppo spesso pregiudicano le condizioni di lavoro, è

ormai inderogabile che le istituzioni e le parti sociali si adoperino per una gestione

corretta del sistema degli appalti, promuovendo azioni rivolte alla tutela dei

lavoratori e alla corretta concorrenza tra le imprese.

La Regione Marche, attraverso una regolamentazione in materia di appalti, DEVE

assumere un’iniziativa che rafforzi un sistema di controllo e di trasparenza degli

appalti per i settori privati e per l’area pubblica, in grado di garantire la legalità, il

lavoro buono, la qualità del prodotto/servizio e di contrastare la concorrenza sleale.

Nella nostra regione, si parla di un fenomeno consistente: solo negli appalti

pubblici e subappalti pubblici è interessata una platea di circa 40.000 addetti.

Quindi, si tratta di un fenomeno ormai strutturale che impatta fortemente

nell'economia dell'intera regione.

Per Cgil, Cisl e Uil Marche, è opportuno che la Stazione unica appaltante delle

Marche (Suam), istituita ed individuata attraverso la delibera n. 1461 del

22.12.2014, venga messa in condizione di avviare la propria attività, anche come

soggetto aggregatore per tutta la regione così come previsto dall'art. 9 del decreto

“sblocca Italia” (n.66/2014).

Solo nel 2016, sono da avviare gare per appalti e concessioni per ASUR MARCHE

per circa 360 milioni di euro di cui 28 milioni per l'affidamento dello smaltimento

rifiuti, 88 milioni per la fornitura di prodotti ospedalieri, 120 milioni per appalti delle

pulizie e 25 milioni per l'affidamento del servizio del Centro Unico di Prenotazione,

scaduto nel 2015 e in regime di proroga.

Cgil, Cisl e Uil chiedono quindi :

 il potenziamento dell’attività ispettiva

 l’estensione della norma sul DURC(documento unico della regolarità

contributiva) , dove non ancora applicata

 l’adozione di indici di congruità che esprimano la compatibilità economica

dell’appalto con il rispetto dei contratti di lavoro vigenti

 il superamento delle gare di appalto al massimo ribasso a favore delle

condizioni economicamente più vantaggiose

incardinare un sistema premiante per le gare dì appalto e costituzione di un

 la definizione di un codice di responsabilità etico-sociale sul quale

apposito albo, prevedendo interventi disincentivanti nei confronti delle

imprese che non rispettino il codice, anche attraverso la responsabilità in

solido

 la creazione di un Osservatorio regionale permanente per monitorare gli

appalti pubblici e privati per individuare protocolli ed indirizzi in base ai quali

costruire bandi e capitolati e per confrontarci con gli organi di vigilanza, le

rappresentanze delle autonomie locali e le parti datoriali.

Il settore degli appalti rappresenta a livello nazionale il 15% del Pil, ma è, al tempo

stesso, fonte di potenziale corruzione ed illegalità, la cui diffusione rappresenta un

freno ai processi di innovazione, di trasparenza del mercato e di corretta

concorrenza.

Chiediamo quindi alla Regione Marche e a tutti le parti sociali e le istituzioni di

concorrere ad uno sviluppo di qualità che ponga al primo posto il rispetto della

legalità e dei diritti dei lavoratori.

Ancona, 11 maggio 2016