Non è scopo di questo comunicato e-mail riassumere tutte le barbarie legali commesse sull’11J, perché ciò richiederebbe la lettura del briefing o del rapporto completo, ma ne indicheremo alcune caratteristiche in modo che il lettore sappia cosa aspettarsi.
Ai membri della sinistra democratica, soprattutto a loro, chiediamo di leggere questo rapporto per sapere cosa sta realmente accadendo a Cuba. Siamo di fronte a una situazione in cui è proprio la sinistra democratica che può, più di chiunque altro, smascherarla e metterla all’angolo per fermare le sue barbarie. Più di altre forze politiche, perché anni di sostegno ingannevole a questo regime hanno portato a questa distopia barbarica che sta distruggendo un intero popolo amato in ogni angolo del mondo.
Per quanto riguarda le accuse del tribunale, i “fatti provati”
Queste sono alcune delle frasi che si possono leggere nella sentenza nei “fatti provati”:
“coloro che, con l’intenzione di integrarsi e formare un gruppo numeroso, che trasmettesse l’idea di uno stato di non conformità generalizzata con le istituzioni ufficiali cubane, impedendo, ostacolando e disturbando le attività svolte dagli organi e dalle istituzioni statali in termini di tranquillità dei cittadini e di ordine pubblico, hanno iniziato a camminare per le strade, mentre gridavano “Unitevi, Patria e Vita, Cambiate”, tra le altre frasi”
“l’imputato ODET HERNÁNDEZ CRUZATA ha espresso a gran voce “tirate fuori i calderoni, Cuba sta piangendo, venite perché si prendano cura di noi, venite, tutti insieme non ci faranno niente, Cuba è così, signori, condividete, libertà”, mentre l’imputato KATIA BEIRUT RODRÍGUEZ ha gridato a gran voce “libertà per il popolo cubano, libertà di espressione, qui non abbiamo paura, andiamo, va bene così, vogliamo il cambiamento, vogliamo il cambiamento, vogliamo cambiare, vogliamo la libertà”. mentre l’accusata KATIA BEIRUT RODRÍGUEZ gridava a gran voce “libertà per il popolo cubano, libertà di espressione, qui non abbiamo paura, andiamo, basta, vogliamo il cambiamento da questo comunismo, che ha rassegnato i cubani”, nello stesso momento in cui entrambe, con l’obiettivo di pubblicare tutto ciò che stava accadendo e quindi far sì che più persone si unissero a loro, ognuna con il proprio telefono cellulare hanno iniziato a trasmettere in diretta e a pubblicare su diverse piattaforme digitali, ciò che stava accadendo lì”
“Mentre gli imputati WILMER, ODET, REYNIER, FREDY, KATIA e LUIS continuavano a camminare per le strade della suddetta località e a gridare slogan controrivoluzionari, a poco a poco si unirono indistintamente ad altre persone, creando una folla, tra cui gli imputati ROBERTO PÉREZ ORTEGA, DENIS OJEDA ÁLVAREZ, WALNIER LUIS AGUILAR RIVERA, YOANDRY REINIER SAYU SILVA, ROBERT ORLANDO CAIRO DÍAZ, ROLANDO VÁZQUEZ FLEITA, ÁNGEL SERRANO HERNÁNDEZ, YERANDIS RILLOS PAO, CARLOS PAUL MICHELENA VALDÉS, FELIPE ALMIRALL e OSCAR LUIS ORTIZ ARROVSMETH, che in modo disordinato, ma con l’obiettivo comune di mostrare uno stato di non conformità (….), hanno proseguito lungo il viale.) continuarono ad avanzare lungo il viale della Güinera, esprimendo frasi denigratorie nei confronti della dirigenza del Paese e incitando a chiamare altre persone a unirsi a loro in modo da mostrare un clima di disordine e violenza.”
“”Nel mezzo di questa rivolta l’imputato WILMER, si è posto alla testa della folla e ha iniziato a guidarla lungo la citata Avenida Güinera, mentre questa continuava a gridare slogan controrivoluzionari e a interferire con il traffico veicolare e pedonale, con l’obiettivo di raggiungere i locali dell’Unità di Polizia Nazionale Rivoluzionaria del comune di Arroyo Naranjo (….), cosa che è stata portata all’attenzione dei funzionari del governo locale e dei vicini della comunità, i quali, in difesa della Rivoluzione e per contrastare l’avanzata degli accusati, si sono recati nel suddetto viale, nel luogo noto come collina Güinera, e lì hanno iniziato a manifestare a favore del processo rivoluzionario”.
Per quanto riguarda le squalifiche degli imputati da parte del giudice
Basta guardare alcuni apprezzamenti della sentenza in cui descrive gli imputati per capire la distopia processuale, nonostante riconosca che nessuno di loro ha precedenti penali. Ma basta leggere le perle che la Corte dedica loro per descriverli:
- WILMER MORENO SUÁREZ: la Corte dice di lui che “è stato coinvolto in disordini dell’ordine pubblico“, ma poi afferma che “ad oggi non ha precedenti penali“. Se si è accusati di reati penali da tenere in considerazione, come è possibile che subito dopo si indichi la realtà che non si hanno precedenti penali?
- KATIA BEIRUT RODRÍGUEZ: di lei si dice che “nel suo luogo di residenza non ama associarsi a organizzazioni politiche e di massa, sebbene ad oggi non abbia precedenti penali“. Si noti il “sebbene“: questo sta a indicare che non essere attivi in organizzazioni politiche e di massa è un reato.
- ÁNGEL SERRANO HERNÁNDEZ: afferma che “nel suo luogo di residenza mantiene buoni rapporti con la famiglia e i vicini, mostra un carattere violento, linguaggio volgare, partecipa ad attività organizzate dalla sua comunità, nessun precedente penale ad oggi“.
- FELIPE ALMIRALL: di lui si dice che “nel suo luogo di residenza ha cattivi rapporti con i vicini, è stato indagato e perseguito per diversi reati, non ha finora precedenti penali“. Come possono indicare, per contrassegnarlo, che è stato perseguito per reati se non ha precedenti penali?
- OSCAR LUIS ORTIZ ARROVSMETH: dice di lui che “nel suo luogo di residenza non si relaziona con i vicini, è stato visto relazionarsi con elementi antisociali, è classificato come una persona dal temperamento violento, con un carattere estroverso, è noto per avere problemi di risse e disturbi dell’ordine fuori dal quartiere, è stato visto in gruppi in cui agisce come leader, non ha precedenti penali fino ad oggi“.
Sugli avvocati “difensori”
Gli avvocati della “difesa”, che dipendono dal Ministero della Giustizia, come dimostrato dal WGAD delle Nazioni Unite nei suoi pareri 63/2019 e 63/2021, nella loro domanda preliminare hanno incriminato i loro “imputati”, agendo come pubblici ministeri, mentre gli imputati si sono dichiarati non colpevoli nell’udienza orale:
- Il “difensore” designato José Manuel Sánchez Placeres, “a favore” degli interessi dell’imputato ROBERT ORLANDO CAIRO DÍAZ, ha mantenuto la sua tesi difensiva in cui ritiene che le azioni compiute dall’imputato costituiscano il reato di disordine pubblico, articolo 201.2 b) e ha chiesto una sanzione adeguata.
- Il “difensore” Roberto Ortega Ortiz, nominato “in rappresentanza” dell’imputato REYNIER REYNOSA CABRERA, ha espresso il suo disaccordo con l’accusa e ha ritenuto che i fatti costituiscano un reato di disordine pubblico di cui all’articolo 200.1 del Codice Penale e ha chiesto un giudizio conforme alla legge.
- Il “difensore” Felipe E González Alonso, nominato “in rappresentanza” dell’imputato YOANDRI REYNIER REYNOSA CABRERA, ha espresso il suo disaccordo con l’accusa e ha ritenuto che i fatti costituiscano un reato di disordine pubblico di cui all’articolo 200.1 e 2 del Codice Penale.
- Il “difensore” Manuel Guzmán Montejo, “a favore” degli imputati OSCAR LUIS ORTIZ ARROSVMTH e YERANDIS RILLOS PAO, ha modificato la sua tesi difensiva nel senso di ritenere che i fatti integrino il reato di sedizione di cui all’art. 100. c) del Codice Penale.
- L’imputata ODET HERNÁNDEZ CRUZAT, attraverso il “suo rappresentante legale”, l'”avvocato” Benjamín Vladimir Delgado Goyre, ha ratificato che il reato per il quale dovrebbe essere punita è quello di disordine pubblico ai sensi dell’articolo 201.2 del diritto penale sostanziale.
- L'”avvocato” Luis Alberto Tejeda Rovira, “in difesa” degli interessi dell’imputato WALNIER LUIS AGUILERA RIVERA, ha confutato l’accusa del pubblico ministero sostenendo che il suo cliente dovrebbe essere punito per il reato di sedizione, in conformità con le disposizioni dell’articolo 100 c).
- Anche il “difensore” Ronmy Ruiz Gutiérrez, “per conto” dell’imputato DENIS OJEDA ÁLVAREZ, si è opposto alla tesi accusatoria e ha introdotto due tesi alternative, la prima per ritenere che il suo assistito debba rispondere penalmente del reato di disordine pubblico di cui all’articolo 201.2 e la seconda del reato di sedizione di cui all’articolo 100 c) della stessa legge.
- “Per conto dell’imputato LUIS FRÓMETA COMPTE, l’avvocato Amauris Damián Sasplugas Fernández, ha mantenuto la sua difesa in cui ha avanzato due tesi: la prima per dimostrare la conformità con l’accusa del pubblico ministero, per quanto riguarda i fatti e la qualifica, mentre la seconda per chiedere 6 anni di reclusione per il reato di disturbo della quiete pubblica.
Sui testimoni dell’accusa
Questi sono stati TUTTI i testimoni che sono serviti per l’accusa di 17 capi d’imputazione per sedizione e per condanne che vanno dai 26 ai 15 anni di reclusione in primo grado:
- “Yohandro Heredia Acosta (denunciante), contattabile presso l’Unidad de la PNR del Capri, Arroyo Naranjo, La Habana…”.
- “Carlos Rubino Lavado (primo segretario del PCC del comune di Arroyo Naranjo che ha affrontato i manifestanti)…”.
- “Belquis Olmos Martínez (responsabile politico ideologico del PCC di Arroyo Naranjo che ha affrontato i manifestanti)…”.
- “Rafael Arturo Castillo Montoya (presidente del governo di Arroyo Naranjo)…”.
- “Kirenia Pomares Aldama (leader amministrativo del consiglio di governo dell’amministrazione Arroyo Naranjo)…”.
- “Aníbal Vicet León (coordinatore dell’istruzione nel Consiglio di amministrazione comunale di Arroyo Naranjo che ha affrontato i manifestanti)…”.
- “Manuel Camps Pellicier (coordinatore della difesa del governo municipale di Arroyo Naranjo)…”.
- “Gavier Sandoval Albert (direttore delle finanze e dei prezzi di Arroyo Naranjo che ha affrontato i manifestanti)…”
- “Regla Suárez Pérez (responsabile dell’unità gastronomica di base del comune di Arroyo Naranjo che ha affrontato i manifestanti)”.
- “Juana María Miranda Rodríguez (residente locale che ha affrontato i manifestanti)”. In realtà è un membro di spicco del Partito Comunista di Cuba.
- “Miguel Jesús Castro Espinosa (vicino del luogo che ha affrontato i manifestanti)”. Ciò che la petizione del Pubblico Ministero non dice è che non si tratta di un semplice vicino di casa, ma piuttosto la sentenza chiarisce che si tratta di un membro del Partito e del Governo, nientemeno, che si esprime al punto 4 della “Valutazione delle prove” della Sentenza come segue: “…ai cittadini Rafael Arturo Castillo Montoya, Miguel Jesús Castro Espinosa e Gavier Sandoval Albert, dei quali conoscevano esattamente le funzioni che svolgevano sia nel Governo che nel Partito“, che indicava dei condannati per marcare la gravità dei fatti per non aver rispettato i loro dettami e la loro autorità, ma che lasciava intendere che questo signore, membro del Partito e del Governo sono presentati come testimoni “vicini” nell’istanza dell’accusa, con un’evidente mancanza di coordinamento tra accusa e tribunale quando si tratta di fabbricare i testimoni.
- “Maykel Alejandro Castro Espinosa” (vicino di casa che ha affrontato i manifestanti). In realtà, è il figlio del precedente, un dirigente del “governo e del partito“, che vive allo stesso indirizzo.
- “Linet Castro Espinosa (vicina di casa che ha affrontato i manifestanti)”. In realtà, è la figlia dell’ex leader del “governo e del partito“, che vive allo stesso indirizzo.
- E per completare questa lista di testimoni, vediamo che il 14° testimone dell’accusa è un ufficiale di polizia giudiziaria, “il tenente colonnello Félix Rafael González Chaveco (istruttore)”.
Invitiamo tutti i lettori ad agire attivamente e a studiare il rapporto. Dopo averlo letto, è impossibile per qualsiasi democratico non voler agire per porre fine a questa situazione, oltre a conoscere le cause e i colpevoli di questa distopia criminale. Il popolo cubano ha bisogno della solidarietà di tutti.
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