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Contributo per Autonoma Sistemazione anche per i dimoranti fuori Regione

Con l’ordinanza del capo Dipartimento della protezione civile n. 614 del 12
novembre 2019, il Governo ha ridefinito la concessione del contributo di autonoma
sistemazione (CAS) destinato ai nuclei familiari, che permangono in una condizione
di disagio abitativo a distanza di oltre tre anni dagli eventi sismici che hanno colpito
il Centro Italia. Tale ordinanza al punto e) dell’art. 1 evidenzia che per ottenere il
contributo, la famiglia non deve aver trasferito la residenza o il domicilio al di fuori
del territorio regionale non tenendo conto delle realtà confinanti con le altre
Regioni.
A partire quindi dal 18 Marzo p.v., data in cui entrerà in vigore il provvedimento
così come scritto, per decine di famiglie che hanno deciso di spostarsi a poche
centinaia di metri dalle proprie abitazioni lesionate o inagibili, ma comunque fuori
Regione, cesserà la possibilità di usufruire del CAS.
È Emblematico il caso del Comune di Maltignano, confinante con la vicina Regione
Abruzzo e già rappresentato dal Sindaco Falcioni, dove molte persone si sono
spostate per non allontanarsi tanto dal “centro gravitazionale” dei loro interessi
inteso come lavoro, famiglia e relazioni sociali.
Su questo tema ho presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale affinchè la
Regione ed il Governo si adoperino celermente per risolvere nel più breve tempo
possibile questa situazione che rischia di essere l’ennesima beffa per tante famiglie
che oltre ad aver avuto la casa inagibile, per effetto del Sisma 2016, e in attesa che
la burocrazia acceleri il processo delle loro ricostruzioni, si vedono costretti anche a
sostenere le spese economiche per gli affitti delle loro attuali dimore. Una assurdità!

Ascoli Piceno, 10 febbraio 2020

Ing. Piero Celani (Fi)
Vice Presidente Consiglio regionale delle Marche

Interrogazione n. 945
presentata in data 10 febbraio 2020
a iniziativa del Consigliere Celani
“Contributo per Autonoma Sistemazione anche per i dimoranti fuori Regione”
a risposta orale

Premesso che:

  • con l’ordinanza del capo Dipartimento della protezione civile n. 614 del 12 novembre
    2019 avente per oggetto “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile conseguenti
    agli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e
    Abruzzo a partire dal giorno 24 agosto 2016″, il Governo ha ridefinito la concessione
    del contributo di autonoma sistemazione (CAS) destinato ai nuclei familiari, che
    permangono in una condizione di disagio abitativo a distanza di oltre tre anni dagli
    eventi sismici;
  • tale ordinanza al punto e) dell’art.1 evidenzia che per ottenere il contributo, la famiglia
    non deve aver trasferito la residenza o il domicilio al di fuori dal territorio regionale;
    Preso atto che:
     alcuni comuni della Regione Marche, come ad esempio il Comune di Maltignano nella
    provincia di Ascoli Piceno, sono territori di confine con la Regione Abruzzo, e distano
    dal territorio abruzzese addirittura poche centinaia di metri, per cui numerose famiglie
    hanno optato spostarsi temporaneamente, per mancanza di alloggi, nei territori dei
    comuni limitrofi della Regione Abruzzo, in cui sono invece disponibili abitazioni, con il
    vantaggio di non allontanarsi tanto dal “centro gravitazionale” dei loro interessi inteso
    come lavoro, famiglia e relazioni sociali;
     questa nuova ordinanza, così come scritta, causerà la perdita del CAS per decine di
    famiglie che hanno deciso di spostarsi a poche centinaia di metri dalle proprie
    abitazioni lesionate o inagibili, ma comunque fuori regione;

INTERROGA
il Presidente della Giunta Regionale per sapere:
 se ha sollecitato il Governo ad adottare iniziative affinché le disposizioni di cui
all’ordinanza del capo Dipartimento della protezione civile n.614/2019 possano essere
modificate, affinché anche i cittadini che abbiano temporaneamente trasferito la propria
dimora in altre Regioni, purché nel Comune limitrofo a quello originario di residenza, così
come si è riscontrato per molti cittadini del Comune di Maltignano, che hanno trasferito in
Abruzzo (vedi Comune di Sant’Egidio alla Vibrata) la loro dimora temporanea;
 se non ritenga, qualora la norma non venga estesa, di dover procedere al reperimento di
nuovi alloggi temporanei da rendere disponibili alle famiglie, di ritorno dal vicino confine
abruzzese, al fine di garantire un adeguato numero di appartamenti dove potersi
sistemare, vista la grave carenza di disponibilità abitativa nelle zone di confine della
Regione Marche.