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RICCARDO MEI OSPITE DELLA POLITECNICA DELLE MARCHE

000nottedellaricercaUn viaggio nei territori selvaggi dell’anima e della Natura

MARTEDÌ 3 NOVEMBRE 2015

Ore 21:00

Aula Magna di Ateneo “G. Bossi” – Monte Dago – Ancona

Un viaggio teatrale, letterario, cinematografico e musicale: dai bisogni primari dell’uomo alle

emozioni forti di  ‘Nelle Terre Estreme’ di Jon Krakauer e del  film INTO THE WILD di Sean Penn, per

arrivare a Walter Bonatti, Giorgio Gaber e ad autori come Jack London che hanno scritto di viaggio

La spettacolo sarà introdotto da proiezioni di foto e brevi filmati delle zone più remote dell’Alaska,

tra Fairbanks e Prudhoe Bay, dove i ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche stanno

lavorando sugli effetti del cambio del clima.

Dal vivo canzoni di Eddie Vedder, Pearl Jam, Cat Stevens .

Riccardo Mei voce, flauto, ukulele, sax

Maurizio Loffredo chitarre

Maurizio Meo contrabbasso

Cinzia Gizzi pianoforte

Ivo Parlati batteria, percussioni.

Sergio Vecia, Chiara Cetorelli, Massimiliano Sbrolla

In esclusiva le foto di Natura di  Barbara Dall’Angelo

INGRESSO LIBERO

Scheda di Riccardo Mei

SCHEDA DALL’UFFICIO STAMPA DI RICCARDO MEI

La ricerca dell’autenticità e la conquista della verità nei rapporti umani è alla base dello

spettacolo INTO THE WILD: QUELLI CHE CERCANO, scritto, diretto ed interpretato da

Riccardo Mei.

Accompagnato da un organico di quattro musicisti – Maurizio Loffredo alle chitarre, Maurizio

Meo al contrabbasso, Cinzia Gizzi al pianoforte e Ivo Parlati alla batteria,  – Mei ci trascina in

un viaggio teatrale, letterario, musicale e cinematografico nei territori selvaggi dell’Anima e

della Natura. Dai bisogni dell’uomo al libro Nelle Terre Estreme di Jon Krakauer e al film Into

the Wild di Sean Penn, fino a Walter Bonatti e altri che hanno scritto di viaggio e ricerca.

Riccardo interpreta dal vivo con il gruppo le canzoni di Eddie Vedder scritte per il film, brani

di Cat Stevens e originali: dal libro al film al teatro.

“La vicenda del ragazzo Christopher Mc Candless, raccontata nel libro e quindi nel film di Sean

Penn – dichiara Riccardo Mei – mi ha spinto a parlare della società di oggi, dei falsi bisogni

instillati nei ragazzi, dei problemi legati all’ambiente dal quale dipendiamo tutti. Nel mondo

letterario che c’è dietro alla storia di Christopher Mc Candless, legato a grandi scrittori

anglosassoni come Jack London, Thoreau, ma anche a Conrad e Tolstoj, tanto per fare alcuni

nomi, ci sono dei meravigliosi spunti che ispirano i giovani più consapevoli e dl pensiero

libero a lasciare la società conformista e consumista, ad abbandonare tutto per partire, anche

senza una reale destinazione, alla scoperta di se stessi e della verità nei rapporti umani.

Raccontando la vicenda di Christopher Mc Candless, questo testo teatrale esplora le

dinamiche genitori-figli, spesso all’origine delle incomprensioni e dei malesseri.”

Del perché si parte, dei “maestri”, che ci guidano nel cammino, dei personaggi di riferimento a

volte reali a volte letterari ai quali facciamo ricorso per chiarirci le idee e andare avanti,

l’autore e interprete (già rinomata voce dei più importanti programmi della tv italiana, tra cui

Superquark, Alle Falde del Kilimangiaro, E se Domani, Voyager, National Geographic, Gaia Il

Pianeta Che Vive, Geo & Geo, Art News  e molti altri), vuole rendere omaggio a tanti viaggiatori

ed esploratori.

“Parlo per questo anche di Walter Bonatti – continua Mei -, grandissimo scalatore esploratore

e scrittore, mio personale riferimento negli anni dell’adolescenza, il quale aveva fatto un

viaggio proprio  in Alaska, negli stessi territori, completamente da solo negli anni ’60  (quando

non c’erano cellulari, le foto si sviluppavano solo al ritorno o arrivavano dopo settimane, ed

era tutto diverso da oggi), e aveva poi raccontato queste sue esperienze di avventure estreme

a puntate sul settimanale “Epoca”, diari di viaggio che ho scoperto da adolescente.”

Uno spettacolo che alterna brani recitati, canzoni dal vivo e brevi letture, e sottolinea come il

libro e più in generale la parola scritta, possa generare viaggi, ricerche, avventure, che

determinano altre narrazioni, letterarie, cinematografiche, teatrali, musicali, poetiche,  in un

percorso circolare senza fine. Come ha scritto Riccardo in una frase chiave del suo spettacolo:

“i libri sono il viaggio”.

Oltre che un invito alla scoperta di se stessi attraverso il libro, il teatro, la poesia e il cinema, lo

spettacolo è anche una denuncia dello sfruttamento della natura, e per il suo carattere

ambientalista ed ecologista si fregia del prestigioso marchio “consigliato dal WWF”.

Uno spettacolo emozionante, da non perdere.

COMUNICAZIONE E UFFICIO STAMPA: Elisabetta Castiglioni

+39 06 3225044 – +39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it