AERDORICA, SCATTA LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI
Dopo mesi di non condivisione generale a partire dall’organigramma
prospettatoci a settembre 2014, siamo oggi a dire che non ci
resta altra soluzione che la mobilitazione dei lavoratori.
Nell’incontro di giovedì scorso, la Società ha ribadito la sua
posizione di non pagare il rinnovo contrattuale e l’una tantum
spettante, ma di rinviare tutto al 2016.
Possiamo affermare, senza incertezze, che i vertici societari
hanno commesso degli errori di valutazione imperdonabili.
La gestione societaria, basata su fantomatiche consulenze, da mesi
sta facendo acqua da tutte le parti, probabilmente funziona solo
per chi riceve soldi di queste che, guarda caso, si trovano
sempre.
Ricordiamo che attraverso un sofferto accordo sindacale nel
febbraio 2014, i lavoratori erano stati chiamati a qualche
sacrificio giustificato dal nobile obbiettivo di salvare la
società, con la decurtazione di una parte di stipendio; tutto ciò
nella speranza di poter, speravano e noi con loro, che il
provvedimento necessario ad abbassare il costo del lavoro, fosse
l’inizio di una nuova fase per l’aeroporto. Niente di più falso,
purtroppo.
Il presidente Belluzzi, proposto dalla Regione dopo un inizio
incoraggiante e condiviso, ha rimesso in campo il vecchio schema
senza una riorganizzazione condivisa, anzi con soluzioni e
inserimenti unilaterali senza una visione complessiva; insomma, si
è andati avanti grazie alla buona volontà, la disponibilità e la
pazienza dei lavoratori.
Inoltre, per sottolineare l’incapacità societaria
nell’organizzazione del lavoro, il 4 marzo c’è stato comunicato
che i 17 lavoratori interinali, utili ed indispensabili al buon
andamento del settore operativo, non sarebbero stati rinnovati dal
1 aprile. Strano però che a distanza di 20 giorni non solo i
lavoratori in questione sono stati dichiarati indispensabili ma,
in questi giorni, per garantire le ferie estive si sta procedendo
ad assunzioni di stagionali non concordate, dimostrando poche idee
ma ben confuse.
I buoni pasto non pagati da oltre 1 anno e mezzo ed eternamente
promessi sono una chimera.
Infine denunciamo anche il mancato pagamento dei contributi INPS
che, non regolarizzando il DURC (documento unico della regolarità
contributiva), non permette di accedere al Fondo Speciale del
trasporto aereo, necessario per recuperare quella liquidità
necessaria se non altro a garantire almeno il riconoscimento di
tutto il dovuto pregresso ai lavoratori Aerdorica. Questo fatto è
molto grave perché, in un momento di grande difficoltà, non si è
tenuta nella giusta considerazione la tutela dei lavoratori.
I sindacati, pertanto, si faranno carico di portare all’attenzione
dell’assemblea dei lavoratori che verrà convocata nei prossimi
giorni tali problematiche e delle eventuali iniziative future.
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