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OGGI FIRMA DEFINITIVA PER IL NUIOVO CONTRATTO NAZIONALE DELLA SANITA’ PRIVATA OSPEDALIERA

Dopo il lungo braccio di ferro susseguitosi da giugno allo scorso mese di settembre,
oggi 08/10/2020, con l’apposizione della firma definitiva innanzi al Ministro della
Salute Speranza, si è messo fine ad un lunghissimo periodo di vacanza contrattuale
durato circa 14 anni.
Stipendi fermi al 2007 a fronte di carichi di lavoro sempre maggiori e rischi
professionali non indennizzati, hanno progressivamente peggiorato le condizioni degli
operatori della sanità privata, circa 4mila, anche nelle Marche, favorendo spesso la
fuga dei professionisti verso il sistema pubblico.
Il contratto nazionale è stato rinnovato, per la parte economica, con un aumento
mensile pari a 153.73 € per un livello D (infermieri, fisioterapisti ecc..) con una
sostanziale equiparazione ai minimi tabellari del contratto della sanità pubblica, per la
parte normativa con una valorizzazione del confronto e della contrattazione decentrata
valorizzando il dialogo tra lavoratori e aziende.
Importante è stata la determinazione dei lavoratori con le numerose manifestazioni in
tutto il paese fino allo sciopero del 16 settembre; importante è stato l’intervento del
Ministro Speranza, della conferenza stato regioni e la grande pressione dalle parti
sociali.
Dichiara Matteo Pintucci, segretario generale Fp Cgil Marche: “Questo rinnovo
contrattuale, riferito al periodo 2016-2018, rappresenta un punto di partenza
considerando che occorre completare il rinnovo per i restanti pezzi della filiera
sanitaria e socio sanitaria”. Occorre infatti, sottolinea Pintucci, “riaprire il confronto
anche per il rinnovo del contratto nazionale del personale delle Rsa accreditate,
garantire lo stesso stipendio a fronte della stessa professione anche nei confronti dei
lavoratori impegnati nel settore della riabilitazione che, nelle Marche, sono Koscare
Santo Stefano, Bignamini, Filo d’Oro e Villa Jolanda. Questo è il prossimo obiettivo:
pari professione, pari diritti, pari salario, puntando alla riunificazione del settore
sanitario e socio sanitario”.
Ancona lì 8 Ottobre 2020