Rifacciamo tutto per non cambiare nulla.
Siamo stanchi, come tutti i cittadini fermani di essere presi in giro dalle nostre istituzioni.
LA POWERCROP NON HA UFFICIALMENTE RITIRATO NESSUN PROGETTO. L’iter va
avanti.
l’ASUR ha finalmente reso noto il suo parere. Non hanno un parere. Il parere è dell’ARPAM e loro
si rimettono a quello e a riguardo sono chiari: “Visto che l’impatto viene considerato dall’Arpam
significativo e negativo per l’ambiente a parere di questo servizio non si possono escludere
potenziali effetti negativi sulla salute”.
Noi crediamo non sia affatto difficile, per chi ha dati statistici chiari ed inoppugnabili, dare un
proprio giudizio obiettivo. Non l’hanno fatto e ora tocca alla provincia dare il parere definitivo e
speriamo sia NEGATIVO.
Di sicuro però la posizione ASUR non dà forza ad un parere negativo della provincia e di sicuro
non ci mette al riparo da ciò che la POWERCROP intenterà senza dubbio, cioè “una azione
risarcitoria per mancati guadagni”.
E quanto potrebbe aumentare la richiesta risarcitoria in caso di V.I.A. Positiva?
L’ASUR doveva essere più incisiva e dotare la provincia di elementi inconfutabili.
Il risarcimento è una scelta ovvia per chi fa impresa ma un rischio reale per tutti i cittadini, perché a
pagare saranno loro. I cittadini, non chi ha fatto scelte scellerate .Perché è importante sottolineare
che l’accordo di riconversione lo hanno firmato l’allora sindaco di Fermo Di Ruscio e l’attuale
onorevole Petrini come assessore alle politiche agricole della regione. In seguito la Giunta Brambatti
non ha affatto dato peso a chi come noi propose di chiedere all’ASUR una VALUTAZIONE DI
IMPATTO SANITARIO. Lo facemmo in via istituzionale e a mezzo stampa il 22/07/14.
Esattamente due anni fa. Due anni che le amministrazioni hanno buttato al vento consentendo
all’ASUR di restare nella sua posizione imprecisa e generica.
Marco Mochi
Consigliere movimento 5 stelle Fermo
Mirko Temperini
Consigliere movimento 5 stelle Fermo