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Nessuno canti vittoria!

000elezioniRisveglio amaro per tutti questo 1° Giugno post elettorale. Nessuno si illuda di poter cantare vittoria, in primo luogo per il dato dell’astensione che sfiora il 50% ed è il dato senza dubbio più preoccupante, sul quale le forze politiche, tutte, dovrebbero avviare una immediata ed attenta analisi. Lo stop all’onda lunga del renzismo, se non proprio una sconfitta è evidente. Non passano i candidati governatore diretta espressione del segretario del Pd ed appare inutile quanto sterile incolpare di ciò la minoranza interna, perché al netto delle questioni locali che hanno avuto un peso, in questa tornata elettorale gli elettori hanno espresso con chiarezza cosa pensano dl premier e del suo governo. Il Pd tornato nel suo alveo elettorale naturale non ha colto il successo delle elezioni europee semplicemente per l’atteggiamento spocchioso, strafottente, divisivo del premier segretario, paga l’incerta gestione delle riforme e la scelta di candidati inadeguati alla sfida.  Non vince la Lega, pur affermandosi sensibilmente in tutte le regioni dove si è votato. Non vince perché semplicemente ha chiesto voti sull’onda di una politica protestataria, con tratti di “razzismo” evidente ed il rifiuto di definire i contorni di una coalizione che abbia ambizioni di governo. Potrà utilizzare il suo potere in direzione dell’interdizione delle scelte politiche non gradite o alzare ancora di più i toni contro l’immigrazione ed i rom, ma rimarrà ai margini della gestione politica. Non vincono i 5 stelle nonostante siano oramai il secondo partito del Paese. Non vincono seppure raccolgono ed incanalano il voto giovanile, vincendo la dissaffezione e l’antipolitica, perché si sono affrettati a caldo a negare qualsiasi scelta di gestione della cosa pubblica e quindi chi partecipa alle elezioni e legittimamente vuole vincerle ha il dovere subito dopo di gestire quel consenso per governare, i 5 stelle fanno esattamente l’opposto, anche in questo caso e mera gestione del potere di interdizione. Lega e M5s partecipano alla riffa, vincono l’auto, ma preferiscono tenerla in garage! Sconfitta cocente dei centristi, asfaltato il voltagabbana Spacca nelle Marche e passo indietro ulteriore di Fi, seppure mitigato dai successi in Liguria e dall’affermazione in Umbria dove il centro destra si presentava a ranghi compatti. Ebbene una indicazione chiara degli elettori, sia di quelli che hanno votato, sia di quelli tanti, che purtroppo non lo hanno fatto. Capiranno i partiti quanto è successo o continueranno a vedere il bicchiere mezzo pieno?

ARES