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PETA denuncia che gli zibetti delle palme, malati, feriti e morenti, sono tenuti rinchiusi in gabbie sporche per il caffè Kopi Luwak

Roma – Una nuova denuncia della PETA rivela che zibetti delle palme asiatici, malati, con ferite aperte e sanguinanti, languivano esposti alle intemperie dentro minuscole gabbie metalliche incrostate con le loro stesse feci nelle fattorie di Giava che producono il kopi luwak, un caffè ottenuto dagli escrementi degli animali, che viene venduto nei bar turistici in Indonesia ed esportato in tutto il mondo.
L’investigatore sotto copertura di PETA Asia ha filmato uno zibetto delle palme gravemente malato, troppo debole persino per reggersi in piedi, sdraiato immobile nella sua gabbia spoglia e sporca. L’investigatore ha avvisato il proprietario della fattoria, che ha detto di voler “buttare via (l’animale)”. L’investigatore ha portato d’urgenza l’animale in una clinica veterinaria, ma non si è riusciti a salvarlo nonostante le cure intensive. Molti degli animali malnutriti avevano perso il pelo su enormi aree della pelle, soffrivano di infestazioni parassitarie e avevano ferite dolorose e profonde. Uno zibetto era quasi cieco, ma tutti gli animali venivano comunque sfruttati per produrre kopi luwak da vendere. Diversi zibetti camminavano avanti e indietro e giravano incessantemente nelle loro gabbie spoglie, segno di zoocosi, un disturbo psicologico causato dallo stress estremo, dall’angoscia e dalla frustrazione di una reclusione intensa.
Filmati sotto copertura mostrano anche che un allevatore ha addirittura dato da mangiare bacche di caffè a binturong (gatti orsini) tenuti in gabbia illegalmente (una specie animale inserita nella lista rossa delle specie minacciate come “vulnerabili” dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) e che le bacche espulse sono state etichettate come caffè di zibetto e vendute.
Diritti: PETA
L’Indonesia è il principale produttore mondiale di kopi luwak. Mentre il caffè è spesso pubblicizzato come “di origine selvatica”, gli agricoltori hanno ammesso che sarebbe quasi impossibile produrre esclusivamente caffè di zibetto di origine selvatica e che l’industria etichetta consapevolmente in modo errato il caffè proveniente da animali in cattività, per ingannare consumatori e rivenditori. Un lavoratore agricolo ha persino detto all’investigatore di PETA Asia: “Etichettiamo questo come ‘selvatico’ perché, anche se ora gli animali sono in gabbia, provengono dalla natura selvaggia”.
“La sofferenza estrema è diffusa nell’industria del kopi luwak, dove gli zibetti delle palme e persino i binturong (gatti orsini) catturati illegalmente sopportano una detenzione in ambienti lerci e miserabili, che spesso porta alla pazzia o alla morte”, afferma la vicepresidente della PETA per il Regno Unito, l’Europa e l’Australia, Mimi Bekhechi. “La PETA esorta i consumatori a prendere posizione contro questa orribile crudeltà rifiutandosi di acquistare il kopi luwak”.
Nonostante siano una specie protetta ai sensi della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora Selvatiche Minacciate di Estinzione, gli zibetti delle palme asiatici utilizzati per produrre il kopi luwak vengono solitamente catturati quando hanno solo 6 mesi e non viene loro dato quasi nulla da mangiare, a parte le bacche di caffè, il che puó portare alla malnutrizione, condizioni della pelle e dolori alla pancia. La PETA nota che quando gli animali vengono rinchiusi in mezzo ai loro escrementi e il loro sistema immunitario è soppresso a causa dello stress, si creano terreni fertili per le malattie zoonotiche, le quali possono passare all’essere umano. La SARS, che ha un tasso di mortalità umana stimato di circa il 15%, si è diffusa dagli zibetti agli esseri umani.
La PETA – il cui motto recita, in parte, che “gli animali non sono nostri da abusarne in alcun modo” – si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia dell’essere umano. Per ulteriori informazioni, si prega di visitare PETA.org.uk o seguire la PETA su FacebookXTikTok o Instagram.