Attualità a cura di Maurizio Donini

VIRTUS BOLOGNA – BAYERN MONACO EL 3.1.24

Nella prima giornata di ritorno dell’Eurolega di basket la Virtus Bologna, targata Segafredo, conferma il suo
secondo posto battendo un roccioso Bayern Monaco. I tedeschi guidati da Pablo Laso si dimostrano
nuovamente squadra tosta e completa in ogni settore, girando come un orologio svizzero. La squadra
bolognese soffre terribilmente a rimbalzo per lungo tempo, arrivando a pareggiare il conto a fine partita,
ma battagliare contro uno come Ibaka è terribilmente complicato per chiunque.
Privi di Cacok fuori per tutta la stagione e di Mickey, i bianconeri inseriscono la guardia Lomazs, che non
entrerà nel corso della partita, e il lungo Zizic. Il Bayer scappa subito correndo sui garretti imprendibili di
Edwards e sul dominio dell’ex-stella NBA, Ibaka, una sentenza quando tira oltre l’arco dei 6,75 da
un’altezza che è impossibile andare a incrociare, letale quando si avvicina a canestro. L’attacco di Banchi
non gira fluido come al solito, un Belinelli dalla mano fasciata soffre al tiro nella prima parte della gara, ma
il coach virtussino si gioca la fisicità di Abass e anche Polonara tiene il campo bene.
I tedeschi trovano sempre una freccia pronta a rispondere alla rabbia virtussina, Obst ritrova il suo tiro da
3, Booker pare assente per poi piazzare un paio di giocate dolorose, Bolmaro alterna bellezze a baggianate
epocali. Mentre Francisco sale di tono, Pajola si autolimita regalando un paio di falli inutili, ma piazzando
una fondamentale bomba allo scadere. Per i primi tre quarti il Bayern gioca sicuramente meglio, quando
Dunston viene limitato dai falli entra Zizic, dimostrando come debba ancora inserirsi nei meccanismi della
squadra bolognese, girando a vuoto nei cambi e smanacciando malamente più gonfie di quante ne arpiona;
ma la faccia è quella giusta, la grinta non manca, sale di tono man mano che prende confidenza con il
campo e una sua orba che cancella un’incursione tedesca in un momento molto complicato è
importantissima.
I tedeschi cercano continuamente di scappare via e allargare il punteggio, ma la Virtus è come un pitone
per i primi tre quarti, restando avvinghiata al match senza mai mollare un colpo, con un Shengelia
abbonato al trono di MVP come sempre, un Belinelli che migliora continuamente, un Cordinier che si
sbatte come un ossesso. Poi arriva l’ultimo quarto, antisportivo ineccepibile di Ibaka puntualmente
fischiato dall’ottima terna arancione; fallo plateale che non provocherebbe proteste nemmeno nelle
minors su Belinelli, ma che Laso trasforma in un fallo tecnico per regalare un libero aggiuntivo a Belinelli;
errori che non puoi fare in una partita punto a punto.
E quando i tedeschi sul +8 sembrano avere in mano il bandolo della matassa, il pitone bianconero si
trasforma, come sempre, nel cobra che scatta e morde alla giugulare. In questo caso i sonagli li suona un
Cordinier che accende i retrorazzi andando a prendere una palla arenata sul ferro e schiacciandola dentro
come se non ci fosse domani. Oltre i due punti preziosissimi, un colpo terribile al morale tedesco, dove
Edwards sta passando più tempo a questionare con arbitri e cameramen che a produrre gioco. Il morso
definitivo è, una volta di più, di Iffe Lundberg, iceman prende palla e a 4 secondi dalla fine sigilla la partita
mandando tutti a casa, permettendo a Banchi di interrompere la serie negativa con Laso che lo vedeva
soccombere 0 a 4. Una Segafredo Arena impazzita di tifo rovente festeggia la vittoria preparandosi alle
prossime sfide.

MAURIZIO DONINI