FILT CGIL MARCHE SU TRASPORTI REGIONALI: “PREOCCUPA IL 2024, CI VOGLIONO PIU’ INVESTIMENTI, SEMPRE PIU’ ISOLATI “
La FILT CGIL è preoccupata delle prospettive del settore dei trasporti nelle Marche, a partire
dall’azienda più grande di trasporto pubblico regionale, Conerobus, che ha annunciato una
riduzione di capitale passando da 12 a 5 milioni di euro. La FILT CGIL ritiene che la
sottocapitalizzazione indebolisca sia i soci sia la società mettendola a rischio sul mercato, anche
in previsione della gara che sarebbe prevista nel 2026. Considerando che i trasferimenti dallo
Stato per le società di TPL marchigiane mantengono la stessa percentuale (2,13%), le Marche
rimangono il fanalino di coda delle regioni per il riparto di tale fondo. Per quanto riguarda i
ristori, per l’ incremento del costo dei carburanti e i mancati ricavi da traffico ,si trattava di
risorse pregresse già stanziate ma non ancora assegnate dai precedenti governi. La realtà resta, al
di là dei proclami, complicata: manca il personale per garantire i servizi e gli autisti a tempo
determinato non verranno assunti per coprire i pensionamenti e i posti vacanti. Tutto ciò mette a
rischio la rete di servizi urbani ed extraurbani , caricando i lavoratori impegnati nei servizi di ore
aggiuntive oltre il proprio orario e turni di riposo rimandati .Per recuperare i ricavi da traffico,
l’azienda pensa di esternalizzare il servizio delle verifiche, anziché assumere personale e il
sindacato non ha contezza di quello che si intende fare nel nuovo piano industriale.
Aeroporto
La FILT CGIL dopo le esternazioni fatte dall’ Amministratore delegato di Aeroitalia di un
abbandono dei voli di continuità smorza i recenti trionfalismi su numeri da record sui passeggeri;
l’aumento delle rotte, in estate, sempre avvenuta, con punte vicine ,negli anni pre covid , ai
610.000 passeggeri, segnano un’ inversione positiva per la summer season ma non risolvono
l’isolamento della regione tutto l’anno. Aeroitalia è stato l’unico vettore a partecipare al bando
per volare su Roma, Milano e Napoli, previsti prima a maggio, poi a luglio infine partiti ad
ottobre 2023. Preoccupa il silenzio di ATIM in una vicenda che sollecita un quesito: cosa si pensa
di fare dopo l’uscita di Aeroitalia? La FILT, con gli altri sindacati, ha chiesto un incontro con il
governatore per avere rassicurazioni sul futuro dello scalo e sui voli di continuità, purtroppo ad
oggi, al di là dei molti impegni istituzionali comprensibili, non ci è stata formalizzata alcuna
convocazione, almeno con l’assessore delegato. Da sottolineare: il rammarico del nostro
presidente sul fatto che l’aeroporto non sia più pubblico, fa ricordare che il Sanzio esce da un
concordato preventivo per le scelte scellerate che negli anni sono state fatte sulla pelle dei
lavoratori al di là dei colori politici. Occorrono politiche di investimento serie per rilanciare le
infrastrutture della regione e per sostenere il piano industriale della società Njord, anche
attraverso il riacquisto di quote di capitale sociale che inizialmente prevedevano una percentuale
dell’ 80% anziché il 92%. Per la Filt, si deve puntare sul cargo che, con il nuovo sito di Amazon,
potrebbe rilanciare lo scalo e anche i passeggeri ricordando che i voli di continuità sono stati
concessi perché la regione è stata definita dall’ Europa in transizione e a fallimento tecnico di
mercato.
PORTO
La FILT CGIL è preoccupata del calo di traffico delle merci del 14,5 % rispetto al 2022 al porto
di Ancona che è il porto core dell’Autorità di Sistema Portuale del Medio Adriatico Centrale. Gli
investimenti importanti messi in campo da AsdP fanno sperare in un 2024 che possa competere
con i porti vicini che già hanno fatto gli investimenti e rubano fette di mercato e acquisiscono
nuovi traffici. La Zona Economica Speciale che potrebbe rilanciare il nostro territorio è purtroppo
ferma alle promesse elettorali. Le banchine sono le infrastrutture più importanti e bisogna
velocizzare la loro messa in sicurezza e sistemazione così come i dragaggi, ciò consentirebbe di
essere più competitivi e di intercettare i nuovi mercati dovuti alla mutamento della situazione
geopolitica. La FILT è preoccupata delle modifiche che si vogliono apportare alla legge 84/94 e
del fatto che, nella legge di bilancio, non ci sono risorse per sostenere il lavoro temporaneo nei
porti. Preoccupa anche la modifica alla normativa sugli appalti pubblici: tutte modifiche che, se
non controllate, faranno ridurre diritti e salari.