Fermo

Rogo all’agrinido, Coldiretti: “La Regione permetta subito una struttura temporanea”

“L’azienda agricola Arca di Noè è uno straordinario esempio di multifunzionalità agricola, un modello aziendale virtuoso. Quanto accaduto non può e non deve impedire il prosieguo di una progettualità così avanguardistica”. Commenta così, Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, quanto avvenuto nella notte tra sabato e domenica con il rogo che ha devastato l’agrinido di Roberto Bagalini a Fermo. “È per questo motivo – continua la presidente – che abbiamo immediatamente coinvolto l’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini al quale, mercoledì, chiederemo un impegno concreto da parte di Regione Marche per una ricostruzione tempestiva, accelerando il percorso burocratico e permettendo l’utilizzo di una soluzione temporanea, anche eventualmente con il ricorso ad una struttura mobile”.

Proprio domani, alle 18, l’assessore Antonini farà un sopralluogo all’agrinido “L’Arca di Noè” a Fermo per constatare i danni derivanti dalle fiamme che hanno distrutto la struttura della famiglia Bagalini. Alla famiglia Bagalini arriva anche la vicinanza e il sostegno della Coldiretti interprovinciale di Ascoli e Fermo che, per voce del suo presidente Stefano Mazzoni, fa sapere: “Abbiamo sentito in queste ore al telefono un Roberto davvero addolorato per questo nefasto accadimento e gli abbiamo garantito il sostegno di tutta la nostra federazione, anche laddove dovesse aver bisogno di aiuto per le sue bovine marchigiane. Ora è il momento che le istituzioni, ad ogni livello, facciano quadrato attorno a questa realtà imprenditoriale affinché possa ripartire velocemente”.

“Si tratta di una delle realtà più innovative delle Marche – spiegano da Coldiretti – un esempio virtuoso di agricoltura sociale, riconosciuto a livello italiano anche da Ismea, che ha saputo intuire e cogliere la grande opportunità legata alla possibilità di fare agricoltura declinandone i servizi in chiave moderna, incrementando il reddito aziendale e l’occupazione. Risultati, questi, che avevano spinto Roberto a sperimentare anche un nuovo modello di welfare rurale sul tema della longevità”.

Nell’ultimo anno si è infatti contraddistinta come capofila in un Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI), promosso da Coldiretti Marche e sostenuto dal PSR (Misura 16.1) di Regione Marche, per un progetto di agricoltura sociale che avrebbe consentito alla famiglia Bagalini di occuparsi non soltanto dei più piccoli ma di lavorare anche al potenziamento/mantenimento della capacità intrinseca in soggetti con deterioramento cognitivo (es: demenze senili lievi). E invece, in poche ore, una struttura di 160mq è diventata cenere.

“L’Arca di Noè – prosegue la Coldiretti – era uno dei quattro agrinido delle Marche, ospitava 60 bambini di età compresa tra 1 e 6 anni, situato all’interno dell’Azienda Agricola Bagalini e immerso nella natura, dove si potevano costruire attività attingendo dalla natura stessa, si mangiavano prodotti locali, anche coltivati dagli stessi bambini, ma soprattutto si viveva vicino agli animali, imparando a conoscerli e a rispettarli. Qui i bambini vivevano l’esperienza diretta con la natura potendo esercitarla con coltivazioni di piante, toccando gli animali ed osservandoli in tutto il ciclo della vita, un posto magico dove crescere”.