SICUREZZA ALIMENTARE, CONSUMATORI LOCALI SEMPRE PIU’ ATTENTI E SELETTIVI NEI CONFRONTI DEI SUPERMERCATI
Da una ricerca scientifica condotta sul territorio della provincia di Ancona, emerge che i consumatori sono più attenti e
chiedono sempre più garanzie e informazioni alla GDO sulla sicurezza dei prodotti alimentari che acquistano
Ben il 32% dei consumatori locali sceglie il supermercato dove andare a fare la spesa soprattutto in base
alla qualità e freschezza dei prodotti che vi trova, la cui importanza viene così molto prima dei prezzi dei
prodotti, che è prioritaria solo per il 27% dei consumatori. Inoltre, alla domanda su quanto incidano pulizia
e ordine di un punto vendita sulla fidelizzazione e quindi sul ritorno al punto vendita, ben il 28% dei
consumatori intervistati ha dato un punteggio di 10, il 26,8% di 8 e il 23,8% un punteggio di 9: la
maggioranza degli intervistati, dunque, ritiene che questo sia un aspetto fondamentale per tornare a
comprare in uno stesso supermercato.
Sono i risultati emersi dalla ricerca di mercato promossa da SuperHaccp, brand anconetano specializzato
nella consulenza e formazione HACCP per supermercati, assieme all’Associazione Marketing Associati. La
ricerca è stata effettuata su un campione di oltre mille consumatori della provincia di Ancona, su Direttori
vendite e Responsabili Qualità della GDO e presentata al convegno ‘Comportamenti d’acquisto e GDO: il
ruolo della Sicurezza alimentare’, appena tenutosi alla Facoltà di Economia di Ancona e promosso da
SuperHaccp e Marketing Associati. All’evento, il primo di rilievo nazionale dedicato a questo tema, hanno
preso parte importanti aziende della GDO Italiana, responsabili qualità e direttori vendite di catene della
grande distribuzione, consulenti e formatori HACCP e imprenditori che hanno fatto dell’attenzione alla
sicurezza alimentare il loro elemento distintivo.
Tra i relatori, Alessandro Nanni, CEO SuperHaccp e Soluzioni srls, Sara Palazzini, Food Safety Consultant e
formatrice esperta di SuperHaccp, la dott.ssa Elena Margherita Floris, autrice della ricerca assieme a
Gabriele Micozzi, Presidente Marketing Associati e docente Facoltà di Economia della Politecnica delle
Marche; presenti poi Rosella Di Emidio, Direttore Brand-Retail-Adv di Magazzini Gbrielli SPA, Sauro Sasso,
Direttore Vendite e Marketing di Ce.Di. Marche – Supermercati Sì con Te, e Marco Marcatili, Presidente del
CAAB – Centro Agroalimentare di Bologna. Presenti anche Giancarlo Collina, Presidente Federconsumatori
Marche, Marco Malatini e Bruno Marinelli, imprenditori e titolari di Supermercati Sì con Te che lavorano
con SuperHaccp. Moderatore il Prof. Massimiliano Colombi, sociologo e docente universitario.
“Abbiamo voluto fortemente la presentazione di questa ricerca – ha spiegato Alessandro Nanni – perché
racconta uno spaccato fondamentale di quello che sono oggi i comportamenti di consumo sul nostro
territorio e perché ci mostra quanto oggi la sicurezza alimentare può essere utilizzata come leva di
mercato dalla GDO per ottenere un vantaggio competitivo. Un tema, quello della sicurezza alimentare e
della sua percezione tra i consumatori, che è ancora poco indagato, rispetto ad altri maggiormente
attenzionati, come la sostenibilità delle produzioni, e che invece risulta cruciale per capire meglio le scelte
dei consumatori”.
Non è un caso che dai risultati dell’indagine, infatti, emerga anche che la maggioranza dei consumatori,
oltre l’80%, è attento alle condizioni di igiene del punto vendita e dichiari che pulizia e sicurezza sono
importanti per rappresentare un supermercato e differenziarlo rispetto agli altri (il 35% dà punteggio 10 a
questo aspetto, il 22,9% il 9 e un altro 22,9% dà 8). Inoltre, all’87% degli intervistati piacerebbe, ogni volta
che entra in un supermercato, sapere in tempo reale alcune informazioni come ultime pulizie effettuate,
qualità dell'aria e disponibilità di prodotti freschi o approvvigionamenti, anche tramite pannelli dedicati.
Non da ultimo, il 65% dei clienti sarebbe disposto a pagare di più gli alimenti per avere maggiori garanzie
e informazioni di sicurezza alimentare.
“Si pone dunque anche una questione comunicativa importante per la grande distribuzione – ha aggiunto
Sara Palazzini di SuperHaccp – sia verso l’esterno, ovvero i clienti, che desiderano essere sempre più
informati sui temi di sicurezza alimentare, sia verso l’interno, nei confronti degli operatori stessi dei
supermercati, perché quanto questi saranno più preparati, tanto più riusciranno a trasmettere
un’informazione corretta ai consumatori, oltre a garantire standard più alti di qualità e sicurezza alimentare
nei punti vendita. Proprio per questo con SuperHaccp lavoriamo da tempo su una forma di consulenza e di
formazione specifica HACCP per supermercati che va oltre l’idea della semplice conformità alle norme per
evitare sanzioni, perché operiamo su un altro piano, quello dello stimolo alla crescita di una reale cultura
della sicurezza alimentare nelle persone”.
“Sono proprio le persone, ovvero gli operatori dei punti vendita, al centro del processo – ha proseguito
Palazzini – e nei supermercati che seguiamo portiamo gli operatori in maniera positiva, senza parlare solo di
multe e sanzioni, a maturare sempre più la consapevolezza della responsabilità del loro ruolo e
l’importanza di garantire ai consumatori prodotti sani e sicuri, per la tutela della salute. Tutto questo – ha
spiegato – lo facciamo con una formazione HACCP innovativa, non noiosa, di tipo esperienziale e fatta per
singoli reparti, in modo da rendere le persone più partecipi e preparate. Poi realizziamo audit Haccp non
punitivi ma collaborativi, che stimolano le persone a migliorare e ad assicurare la massima cura di pulizia e
igiene del reparto, accrescendo spontaneamente il loro senso di responsabilità”.
A testimoniare il cambio di passo raggiunto nei punti vendita con questo nuovo approccio alla formazione e
consulenza HACCP, Bruno Marinelli e Marco Malatini, due titolari di supermercati Sì con Te – Ce.Di.Marche
seguiti da SuperHaccp, che hanno raccontato che i clienti hanno più fiducia e si sentono molto più tranquilli
quando comprendono che il punto vendita ha una maggiore cura di certi aspetti e garantisce una maggiore
sicurezza alimentare.
I rappresentanti della GDO e Federconsumatori hanno poi sottolineato come sia importante il tema della
corretta informazione al cliente anche tramite etichettatura e packaging, e la necessità di continuare a
lavorare sempre di più sulla corretta formazione degli operatori, per alzare sempre più il livello delle
competenze. Rimarcata anche la necessità di pensare alla sicurezza alimentare in relazione al cambio degli
stili di vita e dei consumi di questo tempo storico, nell’ottica dello sviluppo sostenibile, assieme
all’importanza del controllo delle filiere per garantire la sicurezza alimentare, soprattutto in un tempo in cui
l’interscambio di prodotti con l’estero è sempre più forte.
Non è mancato neanche il punto di vista di chi fa distribuzione, con il focus del CAAB – Centro
Agroalimentare di Bologna sull’importanza dei reparti di ortofrutta che, non a caso, sono posizionati
all’ingresso dei supermercati: il loro display stagionale e cangiante, l’utilità nutrizionale e la possibilità di
scelta dei prodotti li rendono il luogo preferito dalla maggior parte dei consumatori, sempre più attenti e
selezionatori. Non a caso, anche i risultati della ricerca SuperHaccp hanno evidenziato che il 37% dei
consumatori, che rappresenta la quota più alta delle risposte arrivate, acquista un prodotto in reparto
ortofrutta principalmente perché appare fresco; solo per il 23% il motivo prioritario della scelta è
l’origine italiana del prodotto. Per il consumatore, dunque, determinante per la decisione di comprare o
meno un prodotto, dunque, è la qualità percepita dello stesso.
“Riportando le varie riflessioni a sistema – ha concluso il Prof. Massimiliano Colombi – possiamo dire che
tutto si tiene, se al centro delle varie attività di tutti i soggetti protagonisti della filiera, rimane l’attenzione
a lavorare per le persone. Parliamo di operatori, consumatori, dirigenza delle catene e della distribuzione:
è fondamentale lavorare in un’ottica multifocale, gli uni senza dimenticare gli altri, per far crescere una
nuova cultura della sicurezza alimentare”.
Perché questo avvenga, infatti, “bisogna operare a trecentosessanta gradi e a tutti i livelli, – ha concluso
Sara Palazzini – affinché sia assicurato un livello elevato di qualità del servizio e del prodotto ai
consumatori. Noi continuiamo a impegnarci ogni giorno con SuperHaccp per questo”.