slider

INTESA SANPAOLO PER L’IDROGENO PULITO

PRIMA BANCA ITALIANA AMMESSA
ALLA EUROPEAN CLEAN HYDROGEN ALLIANCE

DELLA COMMISSIONE EUROPEA

 

L’Alleanza punta a creare le basi per un’ambiziosa diffusione
delle tecnologie legate alla produzione di idrogeno da fonti
rinnovabili o a bassa emissione di carbonio entro il 2030.
• Per perseguire obiettivi concreti, l’Unione Europea stima che
saranno necessari investimenti per circa 430 miliardi di euro.
• Le imprese potranno ricevere contributi a fondo perduto e
finanziamenti sia dall’UE sia dai Governi nazionali, in esenzione
alle normative sugli aiuti di stato e fino alla copertura
complessiva del 100% dei costi ammissibili entro i limiti del
funding gap.
• Mauro Micillo: “Siamo convinti di poter contribuire in modo
rilevante ai tavoli di lavoro della European Clean Hydrogen
Alliance e consentire alle imprese europee di cogliere le
opportunità di un settore in pieno sviluppo”.
Milano, 22 giugno 2021 – Intesa Sanpaolo è la prima banca italiana e una delle
prime sei in Europa a essere ammessa alla European Clean Hydrogen Alliance
(ECHA) della Commissione Europea.
L’Alleanza per l’idrogeno pulito punta a creare le basi per un’ambiziosa
diffusione delle tecnologie legate alla produzione di idrogeno da fonti rinnovabili
o a bassa emissione di carbonio entro il 2030, riunendo attorno a tavoli di lavoro e
forum periodici i più importanti attori industriali e finanziari del continente.
Con il contributo delle iniziative organizzate dall’Alleanza, l’Unione Europea
intende assumere la leadership globale del settore, con l’obiettivo di mantenere
l’impegno per il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050, come
previsto dallo European Green Deal.
L’idrogeno è un gas rispettoso del clima perché non contiene carbonio e, se
utilizzato per produrre energia, non emette CO2.

2
L’idrogeno è anche un vettore energetico, perché può essere utilizzato per
immagazzinare l’energia prodotta da fonti rinnovabili non programmabili e
intermittenti come sole e vento, per poi essere riconvertito in energia quando
necessario, oppure utilizzato come materia prima in diversi processi chimici per
l’industria e l’agricoltura, o ancora per l’alimentazione di trasporti pesanti, in
futuro anche nell’aviazione.
L’idrogeno pulito offre inoltre una soluzione pratica per decarbonizzare i processi
industriali e i settori economici in cui la riduzione delle emissioni è sia urgente che
difficile da ottenere.
Attualmente l’impiego dell’idrogeno è frenato dagli alti costi legati alla
produzione, ma le economie di scala che deriveranno dall’industrializzazione dei
processi e le economie di apprendimento collegate ai volumi di produzione
cumulata promettono un break-even già nel 2030.
Solitamente i cicli di investimento nel settore dell’energia e delle relative
infrastrutture hanno una durata superiore ai 25 anni, ma grazie alla European
Clean Hydrogen Alliance verranno identificate le migliori opzioni su cui
investire e sarà possibile un abbattimento significativo dei tempi.
Per perseguire obiettivi concreti per la produzione e la commercializzazione di
idrogeno pulito entro il 2030, l’UE stima che saranno necessari investimenti per
circa 430 miliardi di euro.
Tavole rotonde dell’Alleanza divise per gruppi tematici opereranno per sostenere
l’aumento della produzione e della domanda di idrogeno pulito, coordinare le
azioni necessarie a far crescere filiere oggi ancora non industrializzate e
coinvolgere la società civile.
Intesa Sanpaolo ha partecipato attivamente al programma della Commissione
Europea IPCEI (Important Project of Common European Interest) fin dalla
sua presentazione nel 2019, ponendo particolare attenzione al primo dei grandi
progetti in partenza, dedicato alla filiera dell’idrogeno pulito.
Intesa Sanpaolo si è inoltre impegnata a facilitare l’accesso delle imprese al
programma IPCEI e ha in corso iniziative volte a verificare la sostenibilità
finanziaria dei loro progetti.
Con il programma IPCEI, le imprese europee che presenteranno progetti legati
alla produzione, allo stoccaggio, all’utilizzo e alla commercializzazione

3
dell’idrogeno pulito potranno ricevere contributi a fondo perduto e finanziamenti
sia dall’UE sia dai Governi nazionali, in esenzione alle normative sugli aiuti di
stato e fino alla copertura complessiva del 100% dei costi ammissibili entro i limiti
del funding gap.
“L’idrogeno pulito è la chiave per accelerare la transizione energetica di molti
settori produttivi e consentirà di applicare l’economia circolare a contesti oggi
impensabili, con indubbi benefici ambientali e importanti ricadute sociali” –
afferma Mauro Micillo, Chief della Divisione IMI Corporate & Investment
Banking di Intesa Sanpaolo. “La tecnologia va sviluppata, industrializzata e
resa via via sempre più efficiente e conveniente. L’Unione Europea è fortemente
decisa a diventare leader industriale a livello mondiale in alcuni settori
tecnologici chiave, come l’idrogeno. La European Clean Hydrogen Alliance, alla
quale Intesa Sanpaolo è stata recentemente ammessa, ha la missione di attuare la
nuova strategia europea per l’idrogeno e costruire una serie di progetti per
aumentare la produzione e la domanda di idrogeno pulito. Siamo convinti di poter
contribuire in modo rilevante ai tavoli di lavoro dell’Alleanza e consentire alle
imprese europee di cogliere le opportunità di un settore in pieno sviluppo”.