Politica

FP CGIL e FISASCAT CISL – Replica a Fondazione Anffas Grottammare

Le dichiarazioni della Presidente dei giorni scorsi, rilasciate a mezzo stampa, non solo ci lasciano basiti, ma ci inducono a pensare che la Presidente Avv. Ceneri non sia stata consigliata adeguatamente su come porsi in risposta alle nostre legittime rivendicazioni.

Il fatto che apra la sua replica citando la cessione dei contratti dei lavoratori come prova di collaborazione e confronto dell’azienda con le OOSS, ne è l’esempio; già in quella sede l’ente aveva mostrato tutto il suo disinteresse per le relazioni sindacali negando, nei mesi precedenti, il doveroso confronto e anzi pretendendo, dall’oggi al domani, che le Organizzazioni Sindacali sottoscrivessero un accordo collettivo predisposto dalla medesima Fondazione senza possibilità di incidere significativamente nel merito dello stesso. A causa di ciò, già all’epoca avevamo perentoriamente ammonito Anffas sottolineando il mancato rispetto dei ruoli e delle parti e ribadendo la dignità delle Rappresentanze Sindacali. Un messaggio che però, evidentemente, Anffas Grottammare ha presto dimenticato.

La medesima situazione infatti si ripropone oggi in occasione di un nuovo importante passo per i lavoratori: la concertazione di un contratto integrativo utile e necessario a dirimere diverse questioni rimaste irrisolte o comunque che versano in una situazione di stallo causata da una gestione non adeguatamente definita. Quando infatti la Presidente afferma di averci trasmesso una proposta di contratto integrativo in data 15 marzo e di non aver ricevuto risposta, omette almeno tre considerazioni fondamentali: in primis che la presentazione della piattaforma è di competenza della Parte Sindacale; in secundis che  la summenzionata proposta è stata predisposta dal consulente del lavoro e presentata durante l’incontro tenuto del 27 febbraio scorso ma, nonostante i ripetuti solleciti, trasmessa solo a distanza di due settimane quando, visto il silenzio di Anffas, abbiamo ritenuto di convocare un’assemblea dei lavoratori al fine di informarli sullo stato delle trattative e di vagliare conseguentemente le iniziative da intraprendere.

Guarda caso dunque, la proposta di contratto integrativo aziendale ci è stata trasmessa solo in concomitanza dell’Assemblea, ovvero a tre ore dalla stessa, e ci è stato addirittura chiesto di sottoporla all’approvazione dei lavoratori.

A questo e a molto altro, ovviamente, FP CGIL e FISASCAT CISL hanno detto “no”.

Se poi la Presidente pensa che la nostra presa di posizione sia stata assunta per “maleducazione” appare ancora più evidente quanto poco avvezza al confronto sindacale sia la Fondazione.

Ribadiamo con fermezza che le prese di posizione, pretestuose, nei confronti delle Organizzazioni Sindacali e dei lavoratori non saranno lasciate cadere e dunque siamo ancora in attesa di ricevere risposte rispetto alle disposizioni d’imperio assunte nei confronti dei lavoratori che nel giro di poche ore hanno visto saltare le matrici dei turni – peraltro in deroga al riposo minimo previsto dalla legge – , hanno perso il programmato riposo festivo, si sono visti ridurre il monte orario mensile o sono stati addirittura trasferiti in altra sede di lavoro. Tutto ciò senza ordini di servizio, senza una comunicazione preventiva ai diretti interessati, senza comunicargli neanche la durata di tali folli disposizioni e senza ovviamente passare per il dovuto confronto sindacale sancito dal Contratto Nazionale di Lavoro.

Per quel che concerne poi la questione delle telecamere, le parole della Presidente fanno presagire il peggio.

Non solo perché appare chiara la sua intenzione di ripristinare la videosorveglianza, in passato alla base di diverse battaglie sindacali, ma soprattutto perché, sebbene la Vicepresidente della Fondazione, la Dott.ssa Massicci, già vice in capo all’Associazione, abbia confermato, durante l’incontro del 27 Marzo scorso, in presenza di tutta la dirigenza Anffas, che l’impianto di videosorveglianza venne definitivamente dismesso nel 2020 in accordo con le Organizzazioni Sindacali, la Fondazione, nella persona della Presidente, dichiara pubblicamente di “non avere contezza” di tale accordo.

Alla luce di ciò, non può che rafforzarsi la sfiducia dei lavoratori nei confronti della Fondazione e pertanto oggi, oltre a sollecitare la trasmissione di quanto precedentemente richiesto e del verbale di incontro del 27/03/2023, ribadiamo la necessità di ripristinare i turni del mese di aprile dei lavoratori delle comunità onde evitare il prosieguo del conflitto; sottolineiamo l’esigenza e l’importanza della composizione e sottoscrizione di un contratto integrativo che vada a definire molte situazioni che ad oggi restano ancora ambigue ed arbitrarie; manifestiamo come inaccettabile il modo in cui vengono gestite da Anffas le relazioni sindacali che si riconfermano nei fatti ad ogni nuovo passo quasi totalmente inesistenti.

Sarà pertanto nostra premura, qualora Anffas perseverasse nel suo atteggiamento, valutare ulteriori iniziative da intraprendere con assoluta tempestività.

Ascoli Piceno 07/04/2023                                    FP CGIL          FISASCAT CISL                                                                               f.to           V. Rossi                  R. Celi