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Agricoltura e multifunzionalità, nelle Marche il 30% del reddito dalle attività collaterali: Coldiretti apre Tipicità celebrando i 20 anni della legge

Agriturismo, fattoria didattica, longevità attiva, inserimenti lavorativi, servizi alla cittadinanza: oltre il 30% del fatturato delle aziende agricole marchigiane arriva dalle attività collaterali. Prima regione d’Italia per realtà che fanno agricoltura sociale, con oltre 1000 agriturismi e circa 250 fattorie didattiche (quinta regione d’Italia) l’agricoltura delle Marche ha la possibilità di affrontare al meglio la crisi attraverso la multifunzionalità. Proprio la legge di orientamento, a 20 anni dalla sua applicazione in Italia, è stata al centro del convegno dal titolo “Da Innovazione nel passato a traiettoria per il futuro”, evento di apertura di Tipicità questa mattina al Fermo Forum. “Passato questo periodo di difficoltà dove vediamo l’agricoltura come settore strategico per l’approvvigionamento alimentare – ha detto Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – l’agricoltura tornerà ad avere un impatto fondamentale su tutto il territorio nazionale in termini di lavoro e di servizi. Dobbiamo avere la capacità di poter cogliere questo strumento che ci è stato dato. Coldiretti è stata la sola a spingere questa legge di orientamento che era vista da altri come una sciocchezza. Oggi, a 20 anni di distanza, molte delle aziende che sono presenti forse non esisterebbero se non avessimo lavorato sul concetto di multifunzionalità”. Secondo il governatore regionale Francesco Acquaroli si deve “credere nella rinascita e nella crescita dell’agricoltura nei prossimi anni oltre che nella nostra capacità di produrre. La giusta traiettoria per affermarci anche nei mercati esteri passa anche per un’agricoltura che sa cogliere le possibilità date dal turismo, dalle filiere, dall’agricoltura sociale da tutto ciò che ci rende protagonisti della vita reale”. Un convegno molto partecipato che ha visto, tra i presenti, anche gli studenti dell’Istituto agrario di Macerata. Dopo i saluti del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, a dare a tutti il “bentornati in presenza” dopo l’annullamento del 2020 e la Covid edition in remoto dello scorso anno, è stata la volta di Angelo Serri, direttore di Tipicità e del presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini. Quest’ultimo ha sottolineato la mutazione degli agricoltori “non più solo legati alle produzioni di qualità ma erogatori di servizi che intervengono a 360 gradi in tanti aspetti della società”. Dal suo osservatorio privilegiato, Roberto Weber, presidente Istituto Ixè, ha parlato di “aziende agricole multifunzionali che crescono di un punto percentuale ogni anno. Nel tempo i cittadini hanno riconosciuto un ruolo nuovo all’agricoltura. L’azienda agricola multifunzionale è un’invenzione tutta italiana che va rafforzata e ha grandi potenzialità soprattutto per quel che riguarda l’agricoltura sociale che la politica dovrebbe utilizzare nel modo più intenso e proficuo”. Dal canto suo Carmelo Troccoli, direttore Fondazione Campagna Amica ha rilanciato sul legame sempre più stretto tra campagna e città attraverso i mercati agricoli. Nelle Marche, ha detto “stiamo lavorando per arrivare all’apertura di Pesaro, dopo i consensi che hanno riscontrato le altre province marchigiane”. Giornata che è servita anche per illustrare, grazie all’avvocato Michele Spinozzi, la nuova legge regionale sugli agriturismi sulla quale Coldiretti si è spesa in prima persona e che Diego Scaramuzza, presidente di Terranostra, ha annunciato voler esportare in tutte le altre regioni d’Italia. Ad Alberto Mazzoni l’intervento sull’enoturismo mentre Mario Paolucci, funzionario dell’Area Legislativa di Coldiretti nazionale, la parte dedicata all’agricoltura sociale che vede, appunto, le Marche all’avanguardia “pronte a diventare laboratorio nazionale ed esempio per tutte le altre regioni”.