slider

Disastri annunciati!

Com’era ampiamente prevedibile l’incapacità della politica e dei suoi protagonisti di trovare una soluzione unitaria per la Presidenza della Repubblica riporta la palla al Quirinale con l’annunciato reincarico a Sergio Mattarella. Tutti protagonisti, nessuno escluso hanno messo in evidenza il loro limiti, eccezion fatta forse per Berlusconi e Renzi gli unici a “fare politica”, si può criticare come la fanno, ma di sicuro hanno idee e strategie utili, se fossero seguite e comprese dagli altri coprotagonisti invero di livello assai basso. Ora l’operazione Quirinale lascia una scia di macerie, una lunga fila di pretendenti, candidati sonoramente bocciati dall’aula, in primis la Presidente del senato Casellati, bocciati sonoramente dagli stessi colleghi del centro destra e a nulla vale capire se i franchi tiratori siano nell’una o nell’altra formazione politica. Ci sono poi le conseguenze sulle coalizioni, in frantumi quella di centro destra, in forza delle evoluzioni,  delle consultazioni inutili e delle roboanti dichiarazioni del Capitano mai andato a dama. Non se la passa al meglio l’asse Pd, Leu, Cinque Stelle, con questi ultimi frammentati in più tronconi, coesi solo nel non seguire Conte, ritenuto dai più inesperto e vanitoso, due qualità inutili e dannose in politica.

Così oggi pomeriggio i “leader” della maggioranza sono costretti cappello in mano a salire al Quirinale e pregare letteralmente Mattarella di strappare il contratto di locazione per la nuova abitazione, richiamare tutti i collaboratori, disfare gli scatoloni e sedere nuovamente sul colle. Ma non potevano farlo qualche settimana addietro visti i rapporti di forza, visti i difficili rapporti politici tra centro destra e centro sinistra? No! Ognuno perseguiva un proprio risultato, chi puntava all’insaputa dell’alleato alle elezioni anticipate, che queste cercava di rifuggire, magari puntando ad un rimpasto di governo da imporre a Draghi. Ecco, Draghi, l’agnello sacrificale, inviso a diverse forze politiche e per questo si è visto sbarrare la porta del Quirinale. Qualcuno ha tentato la mossa del cavallo ed è andata malissimo, qualche altro ha provato a tirare in ballo l’ambasciatrice Belloni. Mossa improvvida pur in una Paese e in un panorama politico pronto a tutto., ma la Belloni riteniamo non a torto sia una autentica civil servant, ma non una sprovveduta, tutt’altro e quindi osiamo non siano serviti i distinguo e le criticità emerse da Italia Viva o Forza Italia. Tra qualche ora rieleggeranno Mattarella, noi nel nostro piccolo lo avevamo auspicato, auspicando nel contempo un ripensamento di Sergio Mattarella una risorsa unica ed un  valore per il Paese. Viva il Presidente!

ARES