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Spiagge marchigiane, continua erosione…anche di soldi pubblici

Continua l’alternanza di riunioni ed erosioni sulle coste marchigiane.
Un caso questo che si svolge da anni con la spesa di milioni di euro per interventi di difesa
della costa.
Dopo anni di interventi, di milioni di euro spesi ancora permane il problema erosivo, a
questo punto bisogna chiedersi cosa non andato per il giusto verso, cosa non è stato
adeguatamente svolto per la difesa della costa, l’analisi della dinamica marina? Le
progettazioni? La scelta delle tipologie di intervento? La strategia pianificatoria ed
urbanistica?
Di fatto, comunque, si parla ancora di interventi e presumiamo di milioni di euro di
interventi.
Parallelamente al dibattito tecnico sorge sempre l’idea dei ripascimenti di ghiaia, che
vengono definiti come opera di difesa, ma che, come l’esperienza insegna, non difendono
un bel niente perché basta una mareggiata per essere smantellati in una notte.
In un quadro di politiche che inseguono l’emergenza, non si considera il ruolo del clima
cambiato, con maggiori energie delle onde durante le mareggiate, e oramai l’invitabile
innalzamento del livello marino.
In una tale situazione serve una analisi di scenari per valutare nuovi tipi di fruizione
turistica rispetto agli attuali, una nuova visione urbanistica per la delocalizzazione delle
strutture, un nuovo approccio politico gestionale per pianificare il futuro di una area
comunque destinata sempre e comunque all’erosione, cercando di non interferire
negativamente con gli altri tratti di dì costa, in alternativa si continuerà con l’erosione dei
soldi pubblici.
A cura di WWF Ancona Macerata
anconamacerata@wwf.it