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SENZA PREVISIONI DI TERZA CORSIA TUTTO E’ PIÙ DIFFICILE GIÀ OGGI

“E’ semplicemente desolante non trovare traccia di terza corsia nel Piano industriale 2020-2023
di Autostrade per l’Italia”: è il primo commento a caldo di Emiliano Tomassini, portavoce del
settore autotrasporto merci di CNA Fermo.
“Come non ci fossero state esperienze sufficienti, con le strozzature sui viadotti sottoposti a
sequestro e le code chilometriche con tempi di percorrenza dilatati all’inverosimile, a testimoniare
come, non dico le Marche, ma l’Italia tutta è divisa a metà quando l’autostrada adriatica non
funziona come deve – prosegue Tomassini. Occorre una mobilitazione territoriale e regionale di
tutte le istituzioni sul Ministero competente per arrivare a determinare una scelta non rinviabile
non solo in termini di esercizio ma di vivibilità dei territori a ridosso dell’autostrada. Non bastano
gli annunci di risorse a lunga scadenza peraltro, occorrono volontà effettive, progetti e loro
inserimenti nei piani di investimento”.
Alessandro Migliore, direttore della CNA di Fermo aggiunge: “Dire che la situazione delle
imprese sia difficile, è un indorare la pillola. Se i discorsi motivati non hanno raggiunto lo scopo,
provo con una battuta: non solo non vediamo la luce in fondo al tunnel, ma vediamo che il tunnel
non ci sarà! E tutto questo non è giusto, nel momento di sforzi comuni di sopravvivenza delle
imprese”.
Conclude Tomassini: “Dobbiamo constatare come a livello locale, anche sul tema autostrada,
sono state anche recentemente, più le polemiche che le azioni comuni ad avere gli onori della
cronaca. Su quell’autostrada c’è chi ci vive ogni giorno, ci sono territori e comunità che perdono
attrattività. Quello da cui ci possiamo riparare e dipende da noi, va fatto o leggo solo io statistiche
negative, previsioni scoraggianti e di imprese che chiudono specie nel nostro territorio?”
Fermo, 22 gennaio 2021 L’Ufficio Stampa