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Marche: in arrivo 210 milioni a fondo perduto per l ‘Emergenza Covid

Ce la ricorda così il presidente alla Regione Marche Luca Ceriscioli, con un selfie sul treno intercity che stamattina
lo ha portato in Regione, la manovra da 210 milioni di euro a favore di tutti i cittadini, delle aziende e dei
professionisti che hanno subito danni per l’emergenza Covid. Dopo l’entrata in vigore della Legge Regionale n.20
su “Misure Straordinarie e Urgenti connesse all’Emergenza Epidemiologica da Covid-19 per la ripartenza delle
Marche”, la settimana che sta per cominciare sembra decisiva per la messa a punto di tutte le misure per attuare
in tempi brevi la manovra da 210 milioni a fondo perduto. La platea dei soggetti destinatari dell’intervento sarà
molto estesa, tanto da non escludere nessuno: le famiglie, i lavoratori, i professionisti, le imprese nei settori di
commercio e ristorazione, artigianato, pesca, aziende editoriali dell’informazione, turismo, terzo settore, sanità,
sociale, istruzione e sport. Ma come verranno ripartite queste risorse? Sui corridoi della Regione ci si confronta con
le cifre e le possibile ipotesi si rincorrono. Tra le più gettonate sono 60 milioni, la cifra più alta da destinare al
rilancio del settore delle attività produttive, quota 20 per il turismo, poi a scalare 12 per ristoranti ,12 per bar, e
altri 12 tra parrucchieri, centri estetici e barbieri. Poi spazio al microcredito con un gettone di 1000 a persona. Sulla
quota da destinare alla Sanità il presidente Ceriscioli, conferma in modo ufficiale la manovra di 40 milioni per
l’allestimento degli ultimi 100 posti di terapia intensiva negli ospedali marchigiani, come disposto dal decreto
Rilancio. C’è ancora un po’ per arrivare a 210, ma sui restanti conteggi ancora nulla di certo. Le domande
dovranno essere presentate sui sistemi informatici della Regione Marche in un’apposita piattaforma e questa
consentirà con pochi click e l’inserimento delle credenziali Spid , di ricevere il contributo in tempi rapidissimi, entro
un mese dalla domanda. Non avrà bisogno dell’identità forte dello Spid solo chi è già in possesso di credenziali
analoghe come il Pin o l’Opt Cohesion (il sistema di autenticazione della Regione Marche), la tessera sanitaria Ts-
Cns abilitata, la carta Raffaello o l’innovativa carta di identità elettronica.
Paola Pieroni