PAGARE L’IMU NON PUO’ ESSERE UN SUPPLIZIO I COMUNI DELIBERINO IMMEDIATAMENTE
Con l’approssimarsi della scadenza IMU del 16 giugno (martedì prossimo) sta divenendo
impossibile – sia per i cittadini che per gli operatori sul territorio – dare risposte adeguate a tutti in
tempi utili: considerando il rischio di assembramenti e la necessità di mantenere il distanziamento;
ma anche, semplicemente, il rispetto per le persone.
Dopo la beffa del mancato spostamento della data limite del 31 Maggio per la presentazione
delle dichiarazioni 730 – affinché l’eventuale rimborso fosse garantito nel mese di luglio –
l’insostenibilità in tempi di COVID-19 di norme pensate in condizioni molto diverse produce un
nuovo elemento di malessere.
Come CGIL CISL UIL – sulla scorta anche del Protocollo regionale firmato con ANCI
Marche il 24 aprile scorso – abbiamo scritto a tutti i Comuni della Provincia di Ancona: chiedendo
incontri sul merito e proponendo il “rinvio dei pagamento dei tributi locali”; a cominciare proprio
da IMU e TARI.
Di fatto solo con alcuni è stato possibile un confronto.
Come OO.SS. Abbiamo subito riconosciuto alle Amministrazioni Locali il merito di aver
fornito risposte, a volte anche in termini più che “eccezionali”, agli improvvisi e gravi problemi
emersi con la pandemia.
Allo stesso modo, comprendiamo come il quadro oggi sia segnato da una forte messa a
rischio dei Bilanci dei Comuni, proprio a causa del contemporaneo aumento delle spese e del calo
degli introiti da tariffe e tributi.
Questo non può però oggi portare a situazioni insostenibili quali quelle che stiamo vivendo
in questi giorni: i CAAF sul territorio sono – come molti uffici pubblici del resto – sommersi da un
mare di richieste per la compilazione dei modelli IMU: un’attività che negli scorsi anni veniva
esercitata per mesi – magari in parallelo con la campagna 730 – e che oggi invece si pretende sia
compiuta in sì e no tre settimane.
Poiché è noto a tutti che solo con la ripresa generale delle attività post-COVID si è potuta
intraprendere l’elaborazione dei modelli IMU – così come la campagna 730 che di norma inizia a
marzo ed oggi si è avviata solo alla fine di maggio – ci saremmo aspettati un atteggiamento più
aperto e incline alla comprensione da parte dei Comuni destinatari dell’IMU.
Di fronte a migliaia di cittadini che si domandano come poter rispettare alla lettera le
scadenze previste dalla legge ed alle centinaia di lavoratori che – spesso in un clima “molto poco
cordiale” – sono costretti a fare un superlavoro spesso anche misconosciuto, chiediamo ai Comuni
di decidere e comunicare con chiarezza ai propri cittadini – a fronte della eccezionalità della
situazione – la possibilità di superare la data del 16 giugno per il pagamento dell’IMU, senza
incorrere in alcuna mora o sanzione.
Non sarebbe molto, ma ce lo aspettiamo e con somma urgenza. Non vorremmo che ciò
avvenisse solo a scadenza intervenuta. Suonerebbe come una beffa per cittadini e operatori.
Ancona, 12/6/2020