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Parmigiano Reggiano: ritirate 320mila forme dal mercato per rilanciarne la quotazione

320 mila forme di parmigiano reggiano già prodotte verranno ritirate dal mercato. Lo ha deciso il Cda, per
rilanciarne le quotazioni scese del 40%, durante i mesi di emergenza coronavirus. Il Consorzio di Tutela del
Parmigiano avvierà l’acquisto delle 320 mila forme di formaggio, una volta concluso il piano degli associati e dopo
l’approvazione da parte dello stesso Consorzio, prevista per il 24 Giugno. Non è la prima volta che il Consorzio
ritira dal mercato il parmigiano. Già nel 2014-2015 si era verificata una situazione analoga. Ma questa volta non si
limiterà solo a ritirare le forme dal mercato ma stabilirà dei nuovi tetti alla produzione di formaggio, più stringenti di
quelli del passato triennio. Per il ritiro delle forme il Consorzio, tra l’altro, potrà contare sulle misure nazionali del
Decreto Rilancio. Le forme una volta ritirate, saranno conservate nei magazzini, fatte stagionare più a lungo e
rimesse progressivamente sul mercato quando sarà possibile ottenere una remunerazione adeguata al prodotto. Così
facendo si ristabilirà il miglior prezzo del parmigiano, simbolo del Made in Italy. Nel 2019 la quotazione media
annua è stata infatti pari a 10,75 euro, mentre oggi si attesta intorno ai 7,20 euro al chilo. Sono diversi i motivi del
crollo delle quotazioni. Il motivo principale riguarda le perdite maggiori avute sul prodotto stagionato di dodici
mesi, acquistato dai grossisti, che , visto il mercato non roseo hanno spinto i prezzi verso il basso. L’altro motivo
riguarda la riduzione dell’export e la chiusura del canale Horeca nel periodo del lockdown.
Paola Pieroni