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A Lido Tre Archi le occupazioni non si fermano

Alle Redazioni Locali de:

  • Il Corriere Adriatico
  • Il Resto del Carlino

!8 .04.2020

Continuano senza interruzioni le occupazioni abusive di immobili a Lido tre Archi nonostante la soglia di attenzione di forze dell’ordine e cittadini si sia alzata. Giovedì mattina l’ultimo episodio con una coppia, in possesso di doppie chiavi dell’alloggio si era barricata all’interno di un appartamento del complesso R2. La Polizia di Stato con la collaborazione dei cittadini è riuscita a catturarli, ma già oggi sono di nuovo in circolazione.

Il fenomeno non si arresta e non è l’unico segnale preoccupante. Il nostro Presidente provinciale Renzo Paccapelo ha parlato a lungo ieri con l’assessore Giampieri (l’unico per la verità con una sensibilità spiccata verso il fenomeno) verificata l’assoluta assenza del sindaco coach, al quale sono state rappresentate tutte le dinamiche malavitose e non presenti nel quartiere. All’assessore è stata anche rappresentata la preoccupazione massima dei proprietari di immobili e l’allarme dagli stessi lanciato costantemente alle istituzioni,  la necessità di prevedere l’apertura di un asilo nido aperto per l’arco dell’intera giornata, allo scopo di riportare il quartiere ad essere appetibile dalle giovani coppie, oltre ad intensificare l’attività già messa in atto dal Giampieri sugli immigrati di seconda generazione.

Purtroppo tutto ciò non è ancora sufficiente e Confabitare già dalle prossima settimana in assenza di segnali positivi in ordine alla proposta di controllo di vicinato, maggiore presenza delle forze dell’ordine come deterrente farà un passo ulteriore verso il Ministro dell’Interno affinché sia data attuazione alla circolare del Capo di gabinetto del Ministro del 1° Settembre 2018, in particolare al punto riguardante l’indagine così richiamata dalla circolare “Il censimento dovrà essere finalizzato alla possibile identificazione degli occupanti e della composizione dei nuclei familiari, con particolare riguardo alla presenza all’interno degli stessi di minori o altre persone in condizioni di fragilità, oltre alla verifica della situazione reddituale e della condizione di regolarità di accesso e permanenza sul territorio nazionale.” Questo atto, per il quale già un anno addietro chiedemmo l’istituzione di una autentica task force con specialisti, è altresì necessario per conoscere se alle occupazioni abusive si accompagnano fenomeni distorsivi della locazione verso soggetti alto rischio di inquinamento del tessuto sociale o atti a favorire lo sviluppo di fenomeni in grado di aggravare il tasso di illegalità nel quartiere.

Ufficio Stampa Confabitare Fermo