Costume e Società

UK: Più anziani e meno figli. La famiglia moderna è ‘insostenibile’ (studio)

Un rapporto sostiene che la politica pubblica e il settore assicurativo non riescono a sostenere la famiglia moderna.

Londra, febbraio 2020. Un nuovo rapporto della Cass Business School e dell’International Longevity Centre UK (ILC-UK), rivela che l’allungamento dell’aspettativa di vita e bassi tassi di natalità stanno mettendo a dura prova le nostre strutture familiari.

Il rapporto 100-year family: Longer lives, fewer children (100 anni di famiglia: Vite più lunghe, meno figli) mostra quanto la famiglia britannica sia mutata nel tempo ed investiga su come stia subendo una crescente pressione da parte di forze demografiche ed economiche esterne.

principali risultati del rapporto sono:

  • Le persone vivono più a lungo, hanno meno figli e li fanno più tardi. Le famiglie stanno mediamente invecchiando e diventando più gravose in termini di numero di membri anziani – fenomeno a cui è stato dato il nome di “beanpole family” (famiglia bastone).
  • Una generazione di persone (soprattutto donne) passa sempre più tempo a fornire assistenza, occupandosi dei bambini e dei genitori anziani, perdendo l’opportunità di lavorare negli anni in cui potrebbe guadagnare di più.
  • Longevità significa che erediteremo più tardi. Le eredità non forniscono più sostegno finanziario alle giovani famiglie quando ne hanno più bisogno.
  • Le persone anziane che potrebbero essere vettori di ricchezza, con le case per esempio, mentre sono in vita, non riescono a farlo perché si preoccupano dei costi dell’assistenza in età avanzata. Di conseguenza, vivono da soli in case troppo grandi ma non possono trasferirsi a causa della mancanza di un alloggio adeguato all’età e degli elevati costi di ridimensionamento. Nel frattempo le giovani famiglie non riescono ad accedere alla proprietà.
  • Anche se le persone vivono più a lungo, gli anni supplementari non sono necessariamente trascorsi in buona salute, il che significa che le esigenze di assistenza si allungano ulteriormente.

Il rapporto formula le seguenti raccomandazioni:

  • Rimanere in buona salute più a lungo. Una popolazione che invecchia consuma una quota sempre maggiore del reddito nazionale e delle imposte da pagare per l’assistenza sanitaria e sociale. Possiamo fare molto per prevenire i problemi di salute in età avanzata, per esempio aiutando le persone a mantenersi in buona salute con l’avanzare dell’età.
  • Eredità. Il rapporto raccomanda una maggiore flessibilità nel trasferimento del patrimonio e nelle donazioni da parte dei membri della famiglia per le spese d’istruzione, di assistenza sociale e i depositi per la casa. Raccomanda inoltre una maggiore flessibilità nelle regole di donazione e un migliore accesso alla consulenza finanziaria.
  • Casa. Da oltre vent’anni il settore abitativo è in crisi, i prezzi delle case sono sempre più elevati, i costi di transazione elevati e c’è una carenza di alloggi. Un riorientamento della politica per liberare le case sottoccupate potrebbe fare la differenza e le famiglie potrebbero svolgere un ruolo fondamentale, ad esempio attraverso lo scambio di case o la costruzione di “appartamenti per le nonne”.
  • Assistenza sociale. Proprio come l’alto costo degli alloggi, si parla di continuo del costo crescente dell’assistenza sociale. Si potrebbe lavorare anche su questo punto per aiutare le famiglie.
  • Maggiore protezione della famiglia. È necessaria una maggiore innovazione da parte del settore privato, con nuove modalità assicurative. Ad esempio, fornendo assistenza sociale e mettendo a punto politiche basate sulla famiglia che aiutino i badanti a crearsi delle pensioni decorose. Il settore ha bisogno anche dell’aiuto del governo, che deve adottare delle riforme giuste.

Coautore del rapporto, il Professor Les Mayhew della Cass Business School, ha dichiarato:

“Abbiamo creato il nostro welfare state sulla base della famiglia nucleare di cui tutti ci prendiamo cura. Il welfare statale e privato si aspettano che le famiglie assistano i propri anziani e i propri bambini. Ma si aspetta anche che i membri di questa stessa famiglia lavorino. Non stiamo forse chiedendo alle famiglie di fare troppo?

David Sinclair, Direttore, ILC-UK, ha affermato:

“Viviamo più a lungo e abbiamo meno figli e, di conseguenza, le nostre famiglie hanno un aspetto molto diverso da quello che avevano 100 anni fa. Eppure il governo non ha accompagnato questo cambiamento. Troppe politiche pubbliche si sono concentrate sulle esigenze dei singoli piuttosto che su quelle delle famiglie moderne.”

“E nemmeno il settore assicurativo è riuscito a capire come le famiglie siano cambiate e possano desiderare prodotti assicurativi diversi. Il settore assicurativo dovrebbe cercare di adattare i propri prodotti e i propri servizi alle esigenze della famiglia moderna”.