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Coldiretti e Campagna Amica, un agriturismo su 3 è maceratese: occasioni di rilancio per l’economia dell’entroterra

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Oltre 1000 attività tra accoglienza ed enogastronomia che rappresentano il cuore pulsante dell’economia dell’entroterra. Il turista va in campagna e Coldiretti Macerata fa il punto della situazione sul turismo green: sostenibile, fatto di attività all’aria aperta, tradizioni e cibo genuino, capace di far scoprire piccoli scrigni nascosti dell’Italia tra chiese, borghi e edifici storici. Non è un caso che come sede del convegno sia stato scelto il Roccolo di Valcerasa a Treia, agriturismo realizzato attorno a un edificio unico come il casino di caccia progettato da Giuseppe Valadier, che è stato anche prima tappa di Melodie e armonie delle Marche, il tour di eventi per promuovere il turismo esperienziale tra agriturismi e aziende agricole, degustazioni e concerti. Appuntamento lunedì 1 luglio dalle 17.30, dunque. “Non parliamo di solo pernotto e cibo. Sono tante le attività collaterali che possono dare la possibilità ai viaggiatori di vivere un’esperienza unica, in location particolari, a contatto con le famiglie di agricoltori che aprono le loro aziende agricola ai servizi turistici” spiega Giuliana Giacinti, presidente di Terranostra Marche, l’associazione degli agriturismi legati a Campagna Amica Coldiretti. Nelle Marche, secondo gli ultimi dati Istat, sono attivi oltre 1000 agriturismi. Circa un terzo sono proprio in provincia di Macerata. Il 41% delle attività è diretto da una donna, il 20% è situato in montagna. La nostra regione conta oltre 12mila posti letto e ha una delle medie presenza migliori d’Italia: 4,3 giorni, dietro solo a Bolzano, Calabria e Toscana. Gli agriturismi offrono anche varie attività ai turisti come equitazione, escursionismo, trekking, osservazioni naturalistiche, fattoria didattica. Vanno per la maggiore sport e mountain bike. Oltre a quelli delle presidenti Gardoni e Giacinti, il convegno ospiterà anche gli interventi del ceo di Expirit, Giacomo Andreani , Luca Maria Cristini (architetto docente dell’Accademia di Belle Arti di Macerata) e Tommaso Lucchetti (docente dell’Università di Parma, esperto in storia e cultura del cibo).