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Bookmarchs arriva anche a Roma, il festival presentato alla Casa delle Traduzioni

Ancora una vetrina importante per Bookmarchs – L’Altra voce, il festival dei traduttori e delle
traduzioni editoriali che dal 4 all’8 settembre prossimi (con anteprima dal 30 agosto all’1 settembre)
coinvolgerà ben undici comuni delle province di Fermo e Ascoli Piceno.
Dopo la presentazione al Salone del Libro di Torino e l’evento curato dai direttori artistici Stella
Sacchini e Fabio Pedone durante il festival gemello “Urbino e le città del libro”, qualche giorno fa
si è parlato di Bookmarchs anche alla “Casa delle Traduzioni” di Roma in un incontro con Camilla
Diez e Riccardo Duranti dedicato alle “scritture irregolari”.
Al centro dell’appuntamento l’ “inappartenenza”del traduttore, autentico “esule” che si sente a casa
solo quando è in mezzo alle lingue e alle parole e che, attraverso di esse, apre il proprio sguardo
verso il mondo.
Un’apertura che può partire anche dalle zone più periferiche, come quelle che ospiteranno
Bookmarchs. Questa, infatti, è la sfida principale del festival: dare voce, anche attraverso la cultura,
all’ “altra Italia”, quella più piccola e lontana dai grandi circuiti turistici, così come quella del
traduttore è l’altra voce di un testo, quella più dimenticata rispetto a quella dell’autore ma altrettanto
indispensabile per permettere al lettore di aprirsi, per l’appunto, verso altri mondi.
Una mentalità che gli organizzatori del festival hanno cercato di trasmettere anche ai bambini delle
scuole: sono state infatti 12 le classi delle elementari e medie del territorio che hanno aderito nei
mesi scorsi al progetto “Il traduttore in classe”. Un progetto che si è chiuso con un bilancio senza
dubbio positivo, come testimoniato ad esempio dall’entusiasmo degli alunni della quinta elementare
di Campofilone che, nelle settimane scorse, hanno ricevuto un libricino con tutti i disegni da loro
realizzati durante il laboratorio: un regalo fortemente voluto da Ercole D’Ercoli, l’ormai ex sindaco
del comune capofila del progetto, per lasciare in loro un ricordo perenne di questa bella esperienza.
Pur essendo un festival ancora giovane, dunque, Bookmarchs non nasconde di avere obiettivi
importanti e a 360° gradi. Quel che è certo è che un intero territorio sembra aver accettato con
convinzione la sfida della promozione turistica attraverso lo strumento dell’alta cultura, come
testimoniato dal ruolo chiave giocato nell’organizzazione della rassegna da parte dell’Ecomuseo
della Valle dell’Aso.