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FUTURA 96 – CIVITANOVESE

FUTURA 96 0 (3-4-2-1): Paniccià; Belleggia, Gobbi, Smerilli; Islami, Mannozzi (7’ st Marzan), Conte, Fiumaroli (37’ st Dionea); Riccardo Basili (37’ st Spinozzi), Mancini (7’ st Nicola Capiato); Giuliani (26’ st Cingolani). A disposizione: Verone, Mureni, Francesco Basili. All. Giovanni Clerici

CIVITANOVESE 3 (4-2-3-1): Testa; Marino, Carafa, Dutto, Ferrari; Escobar, Emiliozzi; Miramontes, Rodriguez (39’ st Veccia), Vechiarello; Ribichini (27’ st Falkenstein). A disposizione: Lorenzetti, Martins, Muguruza, Doda, Galdenzi, Catinari, Garcia. All. Marco Pennacchietti

RETI: 18’ pt e 44’ pt Rodriguez, 48’ st Vechiarello

ARBITRO: Fabio Organtini di Ascoli Piceno; assistentiRoberto Traini di Ascoli Piceno, Marco Scarpetti di San Benedetto del Tronto

NOTE: Ammoniti Smerilli, Giuliani, Marino, Islami, Rodriguez, Dionea. Corner 3 – 4. Recupero +1’ +4’

LA CRONACA

Al Postacchini di Capodaco, nella diciottesima giornata del campionato di Promozione, va in scena una sfida tutta a tinte rossoblù: Futura 96 – Civitanovese.

I padroni di casa, reduci dalla sconfitta di Marina Palmense, sono in cerca di riscatto e hanno l’ambizione di bissare il risultato dell’andata, quando al Polisportivo di Civitanova Marche Cingolani sferrò la doppietta dell’ex e regalò i tre punti alla compagine del patron Rogante. Per farlo mister Giovanni Clericischiera l’ormai  consueto 3-4-2-1con il trio Belleggia, Gobbi e Smerilli a fare muro davanti a Paniccià e con Riccardo Basili e Mancini alle spalle del falso nove Giuliani, schierato ancora al centro dell’attacco complice l’assenza prolungata di Cingolani, quest’oggi tornato in distinta.

Di contro la Civitanovese, dopo il terzo cambio stagionale della guida tecnica, vuole ottenere il primo successo del 2019. Mister Marco Pennacchiettidispone dunque un 4-2-3-1e dovendo fare a meno di Armellini (out per un risentimento muscolare) rispolvera Carafa in difesa e allarga Marino sulla corsia destra, Escobar ed Emiliozzi sulla cerniera di centrocampo ed il tridente Miramontes, Rodriguez, Vechiarello a supporto del terminale offensivo Ribichini.

Sin dalle prime battute è la Civitanovese ad imporsi, tenendo un baricentro alto e chiudendo i padroni di casa nella propria metà campo. Gli uomini di Clerici si chiudono bene per poi tentare di ferire in contropiede con la velocità di Giuliani, ma i capodarchesi difettano in fase d’impostazione non trovando mai la palla giusta per imbeccare il fantasista classe 1988.

Al 18esimo il forcing offensivo dei rivieraschi abbatte il muro dei fermani: Miramontes converge dalla destra verso il centro del campo, viene fermato in chiusura da Gobbi, ma la palla nel rimpallo giunge comunque a Rodriguez che si incunea in area e con un piazzato rasoterra brucia Paniccià.

La rete scuote subito la Futura, che alla prima vera occasione trova il pareggio, ma l’arbitro Organtini di Ascoli Piceno vanifica il tutto: schema da palla franca – Conte effettua una finta e Mancini calcia a rientrare – e Giuliani in area insacca, tuttavia il direttore di gara ravvisa un fallo in attacco dello stesso centravanti locale e annulla la rete.

La Civitanovese torna a farsi viva dalle parti di Paniccià al 35esimo, quando Vechiarello pennella dalla destra e trova in area Rodriguez, il quale con una volee costringe Paniccià al miracolo e sulla respinta la chiusura in sandwich di Belleggia e Gobbi impedisce il tap-in a Ribichini.

Tuttavia poco prima del duplice fischio la Civitanovese raddoppia: Miramontes innesca Rodriguez sul filo del fuorigioco e l’ex Betis Siviglia scavalca Paniccià in uscita con un delizioso cucchiaio. 

La ripresa si apre sull’onda del finale della prima frazione ed uno scatenato Rodriguez imbuca con i giri contati Vechiarello, il quale solo davanti a Paniccià si lascia ipnotizzare e calcia in bocca all’estremo locale.

La Futura torna a farsi viva al 62’ con Conte che effettua un calcio di punizione tagliato e pesca Giuliani che con il piattone trova la risposta in due tempi di Testa. Nel recupero la Civitanovese mette il punto esclamativo sull’incontro con il subentrato Falkenstein che disorienta tutta la difesa capodarchese e poi serve sul lato opposto Vechiarello, che sfruttando un velo di Veccia, salta con una finta Smerilli e supera Paniccià con un perfetto tiro a giro con il suo piede sordo (il destro) che va a morire sotto l’incrocio dei pali.