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POVERI SALARI: LE RETRIBUZIONI DEI LAVORATORI DIPENDENTI NELLE MARCHE

Le retribuzioni medie lorde annue percepite nelle Marche sono pari a 19.422 euro e sono
significativamente inferiori sia al valore delle regioni del Centro (-1.767 euro) che a quello
medio nazionale (-2.368 euro). Dunque, è come se i lavoratori delle Marche percepissero una
mensilità e mezzo di retribuzione in meno della media nazionale. Peraltro, nel 2016, tali differenze
si sono accentuate rispetto all’anno precedente. Va precisato che i valori retributivi sono nominali e
non tengono conto dell’inflazione.
Significative le differenze retributive di genere: le retribuzioni medie lorde annue dei lavoratori
ammontano a 22.583 euro, a fronte dei 15.454 euro delle lavoratrici: quest’ultime, dunque
percepiscono 7.129 euro meno dei loro colleghi maschi, pari a -31,6%.
Naturalmente queste differenze sono condizionate anche dalla maggior utilizzo per le lavoratrici
del part time piuttosto che dei contratti a termine.
Tuttavia, l’incidenza di contratti precari o a tempo parziale giustifica solo in parte il divario
retributivo tra maschi e femmine.
Osservando la qualifiche professionali, emergono notevoli differenze: le retribuzioni degli operai
sono di 16.146 euro lordi annui e quelle degli impiegati sono di 23.280 euro; le retribuzioni dei
quadri arrivano a 60.251 euro lordi mentre quelle dei dirigenti sono mediamente di 131.906 euro.
Gli apprendisti percepiscono mediamente 11.385 euro annui.
I dirigenti nella nostra regione percepiscono mediamente una retribuzione pari a 8,2 volte
rispetto a quella degli operai e 5,7 volte rispetto a quella degli impiegati.
I giovani lavoratori con meno di 29 anni presentano una retribuzione lorda annua di 11.690:
si tratta di un importo notevolmente inferiore a quello mediamente recepito dai lavoratori
dipendenti privati nelle Marche.
I giovani con un lavoro a tempo determinato percepiscono mediamente retribuzioni di 7.297 euro
lordi annui, mentre quelli che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato percepiscono
mediamente 7.300 euro lordi annui.
Dunque, i giovani, più esposti a lavori precari e discontinui o a part time involontari, si
misurano con retribuzioni medie complessivamente basse e bassissime.
Se si osservano le singole province italiane, emergono divari retributivi notevoli: si passa da
29.628 euro lordi anni a Milano a 12.118 euro a Vibo Valentia,a fronte di una media nazionale di
21.790 euro annui.
Nella graduatoria delle province italiane, quelle marchigiane si collocano tutte al di sotto della
media nazionale: Ancona al 39° posto, Pesaro-Urbino al 49°, Macerata al 60° e Ascoli Piceno-
Fermo al 63°.
Le regioni con i livelli retributivi più alti sono la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia Romagna. Le
Marche si collocano all’11° posto. Calabria, Sicilia e Campania sono le Regioni con le retribuzioni
più basse.
Secondo Daniela Barbaresi, Segretaria CGIL Marche: “questi dati mettono in evidenza come i
livelli salariali siano complessivamente troppo bassi e troppo diseguali. Si può, quindi,
affermare che c’è una vera e propria questione salariale da affrontare. La discontinuità
lavorativa, così come il part time spesso involontario o una combinazione di entrambi le
condizioni, si riflettono pesantemente sui livelli salariali percepiti e il fatto di avere un lavoro

CONFEDERAZIONE
GENERALE ITALIANA
DEL LAVORO

non sempre mette al riparo dal rischio di povertà, soprattutto quando gli unici redditi da lavoro in
famiglia sono parziali o intermittenti”.
Livelli retributivi troppo bassi rendono necessario un ripensamento delle politiche del lavoro, delle
politiche fiscali e di sostegno al reddito e soprattutto delle politiche contrattuali da rendere più
robuste e rivendicative. Peraltro, con salari troppo bassi significa anche futuro pensionistico
incerto, visto che i contributi versati non saranno sufficienti a garantire pensioni dignitose.
Aggiunge Barbaresi: “occorre evidenziare che c’è un circolo vizioso tra bassi salari, domanda
interna stagnante e bassa crescita che rende necessario porre la questione salariale al
centro del dibattito del Paese”.
Dichiara Giuseppe Santarelli, Segretario regionale, responsabile delle politiche contrattuali:
“salari poveri sono anche l’indice di un sistema produttivo povero e fragile che, per troppo
tempo, ha cercato di competere sul contenimento dei costi a partire dal costo del lavoro anziché
puntare su una competitività basata su investimenti, innovazione, tecnologia, qualità e produttività”.
Se di una nuova politica salariale c’è bisogno, questa deve poggiarsi su due strumenti:
contrattazione e fisco adeguati e coerenti con l’obiettivo.
La contrattazione, da quella nazionale a quella decentrata, è lo strumento per sostenere
crescita dei salari e la crescita della produttività, la quale però non è solo frutto del fattore
lavoro e non è solo dipendente da fattori interni all’impresa ma anche da fattori esterni:
infrastrutture, energia, territorio. La contrattazione di secondo livello deve essere estesa e
consolidata, visto che oggi interessa una componente minima di lavoratori e imprese: nelle Marche
sono meno di 250 le imprese marchigiane che hanno depositato accordi decentrati presso le
Direzioni Territoriali del Lavoro.
Occorre anche una politica fiscale adeguata che sostenga il valore reale dei salari e che riduca il
peso fiscale sulle retribuzioni: solo così si potranno rilanciare consumi, investimenti e crescita. Ma
anziché discutere di flat tax, che riduce in modo significativo il peso fiscale sui redditi più alti ma
che non tocca se non in modo marginale o nullo le retribuzioni più basse, occorrerebbe prevedere
un intervento di riduzione fiscale significativa sui salari a partire da quelli più bassi, cosi
come prevedere la fiscalizzazione degli aumenti derivanti dai rinnovi dei CCNL. Dunque, non
solo intervenire sul cuneo fiscale ma anche sui salari da contratto nazionale, a vantaggio dell’intera
platea di lavoratori dipendenti.
Peraltro, un intervento fiscale sui redditi più bassi, e più inclini ai consumi, sarebbe anche un
importante fattore di stimolo alla crescita.
Ancona, 13 giugno 2018

Retribuzioni medie lorde annue*
2008 2015 2016 diff.
2016-15
%
2016/15
diff.
2016-08
%
2016/08
Marche 17.283 19.030 19.422 392 2,1% 2.140 12,4%
Centro 19.722 20.678 21.190 512 2,5% 1.468 7,4%
Italia 20.006 21.349 21.790 441 2,1% 1.784 8,9%

differenza Marche-Centro -2.440 -1.648 -1.767
differenza Marche-Italia -2.723 -2.319 -2.368 * valori nominali

CONFEDERAZIONE
GENERALE ITALIANA
DEL LAVORO

Retribuzioni medie lorde annue per genere e qualifica nelle Marche
uomini donne Media diff. donne-
uomini

% donne-
uomini
Operai 18.597 11.984 16.146 -6.612 -35,6%
Impiegati 29.767 18.900 23.280 -10.867 -36,5%
Quadri 62.895 53.269 60.251 -9.626 -15,3%
Dirigenti 135.873 100.680 131.906 -35.194 -25,9%
Apprendisti 12.402 10.000 11.385 -2.402 -19,4%
Altro 43.894 27.243 35.695 -16.650 -37,9%
MARCHE 22.583 15.454 19.422 -7.129 -31,6%

Retribuzioni medie lorde annue – lavoratori fino a 29 anni*
2008 2015 2016 diff.
2016-15
%
2016/15
diff.
2016-08
%
2016/08
Lavoratori dipendenti tot. 11.645 11.455 11.690 235 2,0% 45 0,4%
part time 6.307 7.006 7.297 291 4,2% 990 15,7%
tempo determinato 7.364 6.891 7.305 415 6,0% -58 -0,8%
tempo indeterminato 13.393 14.120 14.828 708 5,0% 1.435 10,7%
tempo pieno e indeterminato 14.876 16.985 17.755 770 4,5% 2.879 19,4%
valori nominali

Retribuzioni medie lorde annue nei settori privati

Euro n. lavoratori % lavoratori part
time/tot.
Estrazioni di minerali da cave, miniere e altre attività 41.952 1.371 6,7%
Industrie alimentari, bevande e tabacco 15.295 10.374 48,1%
Abbigliamento, calzature e pelli 18.199 35.687 21,4%
Mobili 20.822 25.529 15,1%
Fabbricazione carta e stampa 23.620 6.036 16,3%
Prodotti chimici, farmaceutici, gomma, plastica 27.178 18.706 10,5%
Meccanica, metallurgia 25.813 57.179 10,2%
Energia, gas, acqua, rifiuti 31.200 5.864 9,0%
Edilizia 17.403 19.136 14,3%
Commercio 19.276 54.341 43,4%
Trasporti 23.157 15.302 21,2%
Servizi postali e attività di corriere 25.625 4.164 11,5%
Alberghi, ristorazione, agenzie viaggi 8.399 34.829 65,6%
Attività editoriali, telecomunicazioni e altro 26.038 2.355 31,2%
Attività informatica, ricerca, servizi alle imprese, studi prof. 14.503 45.435 48,0%
Attività finanziarie, assicurazioni e altro 42.659 11.972 17,3%
Istruzione 12.205 10.360 24,0%
Assistenza sanitaria e sociale 14.876 19.426 63,5%
Attività artistiche, sportive, musei, associazioni e altro 11.330 8.232 61,9%
Servizi alla persona e alle famiglie 9.728 8.045 68,5%
TOTALE 19.422 394.343 32,7%

CONFEDERAZIONE
GENERALE ITALIANA
DEL LAVORO Retribuzioni medie lorde annue nel 2016 nelle province italiane

euro euro euro
1
MILANO 29.628 35 BELLUNO 21.591 70 PALERMO 17.320
2
BOLOGNA 25.663 36 PISA 21.424 71 CAMPOBASSO 17.085
3
PARMA 25.427 37 PAVIA 21.353 72 NAPOLI 17.009
4
MODENA 25.308 38 VENEZIA 21.002 73 BARI 16.980
5
LECCO 25.151 39 ANCONA 20.889 74 IMPERIA 16.732
6
REGGIO EMILIA 25.132 40 FERRARA 20.845 75 RIETI 16.639
7
TRIESTE 25.074 41 TRENTO 20.827 76 VITERBO 16.568
8
VARESE 24.770 42 SONDRIO 20.822 77 CATANIA 16.488
9
TORINO 24.583 43 FORLI'-CESENA 20.687 78 BRINDISI 16.400
10
BERGAMO 24.272 44 GORIZIA 20.641 79 TERAMO 16.344
11
LODI 23.995 45 LUCCA 20.508 80 CALTANISETTA 16.285
12
GENOVA 23.906 46 LA SPEZIA 20.202 81 ORISTANO 16.096
13
VICENZA 23.903 47 AREZZO 20.190 82 RIMINI 16.080
14
NOVARA 23.867 48 VERBANO 20.021 83 GROSSETO 16.035
15
ROMA 23.301 49 PESARO-URBINO 19.835 84 AVELLINO 15.900
16
COMO 23.295 50 ROVIGO 19.727 85 ISERNIA 15.574
17
BOLZANO 23.229 51 CHIETI 19.609 86 REGGIO CALABRIA 15.260
18
TREVISO 23.208 52 AOSTA 19.508 87 MATERA 15.235
19
CREMONA 23.098 53 SAVONA 19.467 88 CATANZARO 15.191
20
PADOVA 23.072 54 MASSA C. 19.391 89 SASSARI 15.184
21
VERCELLI 23.029 55 PERUGIA 19.209 90 FOGGIA 14.938
22
PORDENONE 22.918 56 LIVORNO 19.183 91 CASERTA 14.846
23
BIELLA 22.900 57 PISTOIA 19.182 92 MESSINA 14.619
24
BRESCIA 22.584 58 TERNI 19.065 93 AGRIGENTO 14.604
25
ALESSANDRIA 22.575 59 FROSINONE 18.607 94 ENNA 14.570
26
CUNEO 22.504 60 MACERATA 18.218 95 BENEVENTO 14.428
27
FIRENZE 22.498 61 POTENZA 18.175 96 SALERNO 14.085
28
VERONA 22.347 62 PRATO 17.998 97 CROTONE 13.920
29
MANTOVA 22.203 63 ASCOLI P.-FERMO 17.856 98 NUORO 13.819
30
PIACENZA 22.144 64 PESCARA 17.821 99 COSENZA 13.800
31
UDINE 22.035 65 CAGLIARI 17.709 100 LECCE 13.776
32
SIENA 22.032 66 TARANTO 17.583 101 RAGUSA 13.732
33
ASTI 22.008 67 L'AQUILA 17.511 102 TRAPANI 13.500
ITALIA 21.790 68 SIRACUSA 17.451 103 VIBO VALENTIA 12.118
34
RAVENNA 21.606 69 LATINA 17.419

Retribuzioni medie lorde nelle Regioni

0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000

CONFEDERAZIONE
GENERALE ITALIANA
DEL LAVORO

Retribuzioni medie lorde annue nelle Regioni
euro
1 LOMBARDIA 26.494
2 PIEMONTE 23.694
3 EMILIA R. 23.567
4 FRIULI-V.G. 22.704
5 VENETO 22.554
6 LAZIO 22.244
7 TRENT.A.A. 22.088
8 LIGURIA 21.920
ITALIA 21.790
9 TOSCANA 20.680
10 V.D'AOSTA 19.508
11 MARCHE 19.422
12 UMBRIA 19.176
13 ABRUZZO 17.965
14 BASILICATA 17.274
15 MOLISE 16.675
16 SARDEGNA 16.322
17 PUGLIA 16.105
18 CAMPANIA 15.936
19 SICILIA 15.928
20 CALABRIA 14.341