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ANCONITANA 0 – 0 CIVITANOVESE (4-3 dcr)

ANCONA – Sfuma sul più bello lo storico triplete per la Civitanovese. Al termine di una vera e propria
battaglia sportiva, i ragazzi di mister Nocera si devono arrendere ai calci di rigore. Dispiace perché, come
sottolineato dagli avversari e da tutta la stampa, ai punti i rossoblù avrebbero ampiamente meritato la
vittoria.
Dopo il successo in Coppa Marche e nel girone C di Prima Categoria, la Civitanovese non riesce ad arricchire
la bacheca con il titolo regionale di Prima Categoria. Di Vechiarello e Monserrat i fatali errori dal dischetto
che condannano i rossoblù alla sconfitta.
La sconfitta maturata al “Del Conero” non intacca in alcun modo l’eccezionale stagione di cui si sono resi
protagonisti i ragazzi di mister Nocera.
IL TABELLINO
ANCONITANA 0 (4-3-3): Lori; Della Spoletina, Colombaretti, Rossi, Polenta; Strano, Marengo, Massei (27’st
Mandorino); Pucci (44’st Fernandes Cardoso), Mastronunzio, Apezteguia. A disposizione: Ruspantini,
Fabrizi, Bartoloni, Brasili, Cesaroni. All. Marco Lelli
CIVITANOVESE 0 (4-4-2): Taborda; Morbidoni (27’st Muraro), Marino (32’st Silla), Monserrat, Filippini;
Panichelli, Venturim (9’st Bamba Seydou), Micucci, Vechiarello; Ruibal, Zaldua. A disposizione: Renzi, Sonko,
Salvati Matteo, Chierichetti. All. Francesco Nocera
RISULTATO FINALE: 4-3 dcr
SEQUENZA RIGORI: Filippini rete, Apetzeguia rete, Vechiarello parato, Polenta parato, Zaldua rete,
Marengo rete, Monserrat parato, Mastronunzio rete, Ruibal rete, Mandorino rete.
ARBITRO: Gianluca Renzi della sezione di Pesaro
ASSISTENTI: Giacomo Ielo della sezione di Pesaro e Marco Scarpetti della sezione di San Benedetto del
Tronto.
NOTE: Spettatori: 1000 circa (paganti 932, incasso 7.706 euro); Temperatura: 23 gradi, terreno in perfette
condizioni; Ammoniti: Pucci, Vechiarello, Micucci, Bamba Seyodu, Della Spoletina, Marengo, Lori; Angoli: 4-
3; Recupero: +1′, +3′

LA CRONACA
I due condottieri non riservano sorprese e mandano in campo i loro classici schieramenti. Marco Lelli si
affida al suo solito 4-3-3 e al pesante tridente formato da Pucci, Mastronunzio e Apezteguia, mentre mister
Nocera risponde con il suo comprovato 4-4-2, con Venturim in mezzo al campo a sostituire il grande
assente Thomas Perez.
Il derby tra le due nobili decadute del calcio marchigiano parte subito in quarta. Al secondo minuto di gioco
solo la traversa nega il goal su punizione a Filippini. Un minuto più tardi è Zaldua ad avere la palla buona sul
perfetto assist di Micucci, ma la sua girata di testa è troppo debole. I ritmi sono altissimi e le occasioni
fioccano, specialmente per la Civitanovese. Al 16’ ancora Zaldua fallisce l’appuntamento col goal dopo una
respinta errata della difesa dorica. L’occasione è colossale ma l’argentino è impreciso e gonfia l’esterno
della rete. Dopo 22 minuti di dominio rossoblù l’Anconitana si affaccia per la prima volta dalle parti di
Taborda e lo fa in maniera pericolosa col suo numero 9. Marengo pennella da calcio di punizione e
Mastronunzio incorna, ma il suo colpo di testa si spegne di pochi centimetri al lato. Scampato il pericolo la
Civitanovese riprende il suo forcing offensivo e sfiora due volte il vantaggio con Ruibal. La prima al 32’ con
la girata al volo dell’argentino che viene respinta da Lori. La seconda, due minuti più tardi, con l’incursione

centrale del numero 11 che salta due uomini e, con il piede debole (il destro, ndr), sfiora l’incrocio alla
sinistra di Lori.
Quelle del bomber rossoblù, autore di 23 goal in stagione, sono le due ultime fiammate del primo tempo,
prima del duplice fischio del signor Renzi.
Dopo la strigliata di Lelli all’intervallo, nella ripresa l’Anconitana cambia faccia e la partita, dopo un primo
tempo letteralmente dominato dalla Civitanovese, torna in equilibrio. Anche se pronti via, dopo appena
quaranta secondi dal rientro, il funambolico Ruibal sfiora il goal del vantaggio con un sinistro velenoso
respinto da Lori. Ma l’Anconitana, come detto, a differenza della prima frazione è in partita ed inizia a
guadagnare campo. All’11’ i dorici costruiscono l’azione per il vantaggio. Apetzeguia semina il panico sulla
sinistra, entra in area e serve a Mostronunzio un cioccolatino da spingere in rete. La vipera però, forse a
causa di un rimbalzo anomalo, spara e salve e la palla termina al lato. Il passaggio al 4-4-2 di Lelli, con Pucci
arretrato per dare sostanza al centrocampo dà i suoi frutti e l’Anconitana sale in cattedra nel secondo
tempo, senza però riuscire a creare pericoli concreti dalle parti di Taborda.
Anzi, ancora una volta, la palla del KO l’avrebbero i rossoblù. Al 36’ capitan Micucci sfonda a destra e mette
in mezzo per Zaldua che gira al volo di destro ma colpisce debolmente il pallone, bloccato da Lori.
La partita termina sostanzialmente qui. La difesa meno battuta dell’intera prima categoria (quella rossoblù)
tiene a reti bianchi l’attacco più esplosivo delle Marche (quello dorico, con 102 goal all’attivo). Dunque, il
campo rimanda il giudizio alla lotteria dei rigori. Alla fine a spuntarla è l’Anconitana che approfitta dei due
errori dal dischetto di Vechiarello e Monserrat e si regala il successo con la rete decisiva di Stefano
Mandorino (ex di turno).