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Lotta al bullismo, incontro alla Nardi tra insegnanti, genitori e studenti

lottaalbullismoComincia a prendere consistenza la ricerca del dialogo nelle relazioni tra

scuola, famiglia e Comune per prevenire fenomeni di bullismo.

Studenti, genitori, insegnanti si riuniscono attorno ad un tavolo per analizzare e

discutere problematiche relative al disagio giovanile cercando di concordare dei

possibili interventi congiunti per promuovere una nuova Cultura che parta dalla

legalità per arrivare al miglioramento della qualità della vita.

E’ questo in sintesi quanto emerso nel primo incontro voluto dal sindaco Nicola

Loira tenutosi nei giorni scorsi nell’auditorium della scuola Borgo Rosselli

dell’Isc Nardi, nell’ambito del progetto sulla Legalità portato avanti dalla

preside Daniela Medori in collaborazione con il Comune di Porto San Giorgio e

la Lega delle Autonomie Locali Marche, che ha messo in campo una squadra di

progetto composto da esperti in grado di adeguare gli interventi formativi ai

risultati dell’attività svolta insieme agli studenti di una prima classe che hanno

aderito all’iniziativa, anche sulla base di metodi attivi, quali questionari

anonimi e filmati.

Gli esperti hanno collaborato e coinvolto una folta rappresentanza di genitori e

ragazzi della prima classe che sta partecipando al progetto, sulle problematiche

di bullismo aggravate da quelle del cyber bullismo, che vanno affrontate non in

maniera teorica e solo sulla base del solo rispetto delle regole, ma è necessario

partire dall’analisi e motivazioni che determinano i conflitti. Diversi gli

interventi che hanno evidenziato di come la classe vada vista come gruppo dove

operano delle dinamiche specifiche che nel mondo della scuola presentano delle

difficoltà di leadership in relazione alle posizioni assunte dai tre soggetti

protagonisti, studenti, genitori ed insegnanti. Purtroppo queste tre categorie

non sempre tendono a collaborare in linea sinergica ma anzi spesso entrano in

un’interdipendenza di alleanze ed estromissioni con il risultato di concedere

spazi ad altri soggetti come il bullo con il suo Polo negativo. Ciò comporta,

secondo gli esperti, il verificarsi di situazioni a rischio dove gli studenti più

deboli possono diventare dei capri espiatori per la mancanza di un gioco di

squadra che possa coinvolgere e difendere tutta la classe.

Ecco quindi la necessità di interventi congiunti, sottolineati dal vice sindaco

Gramegna anche nella sua veste di assessore alle Politiche sociali, giovanili e

della famiglia che a partire dall’Ente Locale, possano svolgere il loro ruolo di

partner della comunità e promuovere quelle sinergie, risorse e potenzialità che

vedono nella collaborazione con solidarietà e vicinanza tra insegnanti e genitori

la base per dare più sicurezza ai ragazzi, anch’essi coinvolti come protagonisti

nel processo innovativo.

“Molti sono stati gli spunti e interventi della partecipata assemblea nella quale

al termine è stata ribadita la questione che il processo di formazione e

cambiamento della cultura deve essere però graduale e consentire che

insegnanti, genitori e studenti, possano agire con pari dignità e nella diversità di

ruoli per lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno”, afferma l’assessore

all’Istruzione Francesco Gramegna Tota.

 

28 marzo 2017