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Legge 194 – Zingaretti vs Lorenzin (diritti dei pazienti vs CEI)

20160119-interruzione-volontaria-gravidanza-430x323Le professioni hanno una dimensione pubblica, sulla quale non può incidere l’obiezione di coscienza. Se non

si condivide la legge sull’interruzione di gravidanza, e il diritto della donna a decidere, basta scegliere di non

fare il ginecologo.

Fiorella Mannoia

“Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio e non scordatevi del Ministero

della Sanità”.

L’estensione della nota massima non è altro che l’applicazione di un dato di fatto, che anche in

questo caso può essere esteso ed ampliato. Dalla caduta della monarchia e con l’avvento della

Repubblica siamo di fatto tornati al grande stato del Vaticano, dalle Alpi allo Jonio. Il peccato

originale fatto dai Savoia di avere fermato i bersaglieri a Porta Pia, più per non provocare

l’intervento dei francesi, all’epoca i transalpini preferivano ancora le picche alla finanza, si è

ripercosso sulla vita repubblicana. Parlare di ‘non interferenza’ tra stati esteri e sovrani nel

caso dei rapporti tra Vaticano e Italia è paragonabile al binomio URSS-Cecoslovacchia durante

la Cortina di Ferro. La Democrazia Cristiana ha dominato l’excursus democratico (?) italiano

fino a tangentopoli, dal divorzio all’aborto tutto si è deciso in referendum popolari, mentre i

nostri politici asserviti e nominati nelle stanze clericali si affannavano a cercare soluzioni di

comodo per compiacere l’oltre Tevere.

Siamo riusciti ad inserire una norma per cui un medico può rifiutarsi di fare il proprio mestiere

e continuare ad essere egualmente pagato, senza che questo porti nessun nocumento a sé

stesso, ma vada solo a detrimento del servizio e dei pazienti. Come se domani un generale

dell’esercito si dichiarasse obiettore di coscienza e tutti i mesi si presentasse in caserma a

ritirare lo stipendio, ma senza indossare nemmeno un coltellino svizzero.

Finalmente la regione Lazio fa quello che espleta normalmente ogni normale azienda efficiente,

cerca le figure professionali che servono a dare seguito alla sua mission, garantire i servizi ai

clienti/utenti. In questo caso medici specifici per garantire quanto previsto dalla legge dello

stato italiano 194 ed erogare i servizi in questione, nulla di speciale verrebbe da dire. Apriti

cielo, la CEI che non si è mai accorta di quanto succedeva allo IOR, che senza le denunce che

piovono da ogni dove ignorerebbe ancora il problema pedofilia nelle parrocchie, quando si

parla di questi argomenti è pronta e vigile. Ad ogni elezione è sempre lì a dare indicazioni di

voto, i parroci non fanno mai mancare indicazioni nei loro sermoni, l’interferenza dello Stato

del Vaticano nello Stato Italiano non è mancata nemmeno questa volta. Se l’avesse fatto la

Merkel, figuriamoci le reazioni, convocazione dell’ambasciatore, note diplomatiche e scuse

richieste.

Invece cosa accade nel ‘bel paese’? L’impiegata amministrativa Beatrice Lorenzin, issata da

Renzi al ruolo di Ministro della Sanità per non meglio specificati meriti, dimenticandosi di

essere Ministro di uno Stato Laico scatena tuoni e fulmini su questo, difendere la legge laica di

uno stato laico? Giammai! Novella Giovanna D’Arco si sente già sulla via della beatificazione e

si lancia sul sentiero della via del giusto. Subito si accodano politici variegati, alcuni in maniera

plateale, altri semplicemente evitando di parlare, ma il silenzio spesso è più pesante delle

parole si usa dire. Non manca l’accodo dell’asservito presidente dell’ordine dei medici del Lazio,

ordini che il già noto Matteo aveva promesso di cancellare, ma poi preso da ben altri affari.

Secondo voi questo signore avrà difeso i principi di Esculapio o le idee di Suor Lorenzin?

MAURIZIO DONINI