Privatizzazioni, ancora tensione Pd-governo. Calenda: sì all’operazione Poste
Fanno ancora discutere le privatizzazioni di Poste e Fs che il governo vuole portare avanti per ridurre il debito. Dopo i forti malumori usciti dal principale partito della maggioranza, ieri è intervenuto il ministro dello Sviluppo economico per sostenere la cessione di una nuova quota del colosso postale. «Sono assolutamente favorevole alla privatizzazione di Poste, non tutta, perchè il controllo deve rimanere nelle mani del governo» ha detto Calenda, aggiungendo che «fare le privatizzazioni in un Paese al alto debito, infatti, è importante per ridurlo altrimenti non si capisce come si possa ridurre il debito e fare investimenti».
Intanto però 26 senatori del Pd (primo firmatario Salvatore Margiotta) hanno scritto al capogruppo Luigi Zanda per chiedergli di organizzare una riunione sul tema con il sottosegretario Giacomelli, il quale da tempo ha espresso timori sull’operazione. «La privatizzazione degli asset strategici del Paese è scelta che merita di essere dibattuta e approfondita dal Pd particolarmente in una fase complessa e decisiva della politica e dell’economia» scrivono i senatori