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Furti, omicidi, ma Alfano vola a Milano

2013909_ladro_jpgSi è precipitato a Fermo per una rissa, è volato a Milano dopo una rissa per annunciare lo stop a nuove quote di immigrati e più soldati nelle strade, forse Alfano dovrebbe essere informato su quello che accade da mesi nel fermano e non solo. Forse i suoi sodali, dai colloqui riservati sono più preoccupati per i destini del business degli immigrati invece che per i furti a raffica nelle abitazioni, nei negozi, nelle aziende, le “esecuzioni” di imprenditori, dietro le quali è solo immaginabile cosa possa celarsi. Eppure non una voce in questi giorni si alzata per denunciare l’allarme insicurezza, la recrudescenza della malavita di ogni tipo e colore. Uffici postali rapinati in serie, fabbriche svaligiate, negozi e banche visitati giornalmente, abitazioni private violate in serie. Eppure Alfano è volato a Milano dove il Sindaco Sala ha chiesto i soldati nelle strade, non è venuto a Fermo, forse don Venaus si è dimenticato di invitarlo o forse lo stesso don Venaus è poco interessato alle sorti di cittadini, banche, uffici postali, fabbriche, si muove solo gli toccano il business e la malavita non tocca il business  degli immigrati, anche se dopo gli episodi delle bombe contro le chiese “qualcuno” ci aveva provato a coinvolgere la criminalità organizzata che avrebbe avuto nel mirino la Caritas, secondo questi soloni ben ammanicati. Cosa fa la Prefettura? A lanciato l’allarme criminalità o in cima ai pensieri di investigatori c’è solo la lotta, giusta, ala prostituzione e non anche, magari, ai proventi della prostituzione. C’è qualcuno interessato a capire cosa si muove sotto l’economia reale, sotto l’attività di aziende formalmente sane, ma minate da mesi, anni di stagnazione economica, sanzioni. Cosa conta e cosa muove in termini economici e non solo la restrizione del credito e la probabile espansione dell’usura non certo gestita da galantuomini?

r.an.