Adesso le dimissioni di Di Battista le vogliono tutti!
Dopo un primo momento di mezza solidarietà, seguita all’autosospensione di Di Battista, in tanti ci stanno ripensando e ne chiedono le dimissioni immediate. intanto la scorsa settimana si sono mossi alcuni commercianti, forse membri della stessa giunta che aveva apprezzato l’autosospensione, dichiarando lo stato di disagio delle aziende “prive di guida”. Prive di guida, perché forse sotto la presidenza Di Battista le aziende avevano un faro, una guida da seguire? Di Battista era un leader carismatico in grado di indicare la strada per uscire dalle secche della crisi? O meglio era, quello che abbiamo sempre descritto, un comodo paravento, un personaggio utile alla bisogna, capace di ripetere all’infinito un refrain costante e scontato, sempre presente alle inaugurazioni o ai buffet, gratificato da qualche foto sui giornali e qualche tartina. I tartufoni però non ci stanno e se anche la Camera di Commercio è destinata all’accorpamento, dopo essersi consultati con i loro referenti hanno alzato il tiro su Di Battista intimandogli le dimissioni, prima non ci avevano pensato, faceva comodo anche se alzava poco o niente. Al loro seguito si è mossa la bocciofila cultural/geriatrica del centro studi Carducci, sempre pronta a dispensare consigli non potendo più dare cattivo esempio. Ed anche se le competenze all’interno del Carducci sono più rivolte a cavallina e spalliera, anche questi arzilli vecchietti, irriducibili convinti che il mondo non possa fare a meno del loro pensiero, sono partiti lancia in resta chiedendo a loro volta le immediate dimissioni del Presidente della Camera di Commercio. Premesso che Di Battista avrebbe dovuto abbandonare tra l’ignominia generale fin dal primo momento, vista la gravità dei fatti contestati, vieppiù per una figura come la sua, ma gli arzilli vecchietti del Carducci non sono gli stessi che nelle scorse settimane e mesi si sono spesso assisi con lo stesso Presidente e si sono prodotti in mille e più salamelecchi? Ci sono foto e testimonianze a profusione, non c’è stata occasione pubblica nella quale certi personaggi non si ritrovano sulle stesse poltrone o strapuntini, manifestando profonda dimestichezza e convivialità. Allora ci chiediamo perché mai tanto accanimento, proprio ora? Il Presidente della Camera di Commercio era inutile, costoso e ridondante già da molto tempo addietro, come mai oggi in tanti, tartufi e irriducibili travestiti da economisti, presunti giornalisti, commentatori della domenica, studiosi ne chiedono imperativamente le dimissioni?
ARES