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817a0b87c8b4a5b09390d4c2ae24ca96_LCambiano i tempio di conservazione della bolletta elettrica.

Le bollette elettriche prima venivano conservate per 5 anni, adesso sono variati i tempi non più per 5 anni, ma per 10 anni deve essere conservata la ricevuta di pagamento della bolletta elettrica.

La proroga è dovuta all’inserimento del canone di abbonamento RAI, che rientra tra i tributi. Quindi,  l’obbligo di conservazione è di 10 anni.

Per le bollette prive del canone, rimane l’obbligo di conservazione di 5 anni.

Bolletta elettrica: per quando tempo bisogna conservare bollette e ricevute?

In linee generali, tutti i crediti prescrivono (e quindi non possono essere più fatti valere) in 10 anni. Tuttavia, molte bollette e ricevute possono essere conservate anche per un periodo di tempo inferiore, mentre molti documenti (tra cui atti notarili in genere, atti di matrimonio, diplomi scolastici, sentenze del tribunali, referti medici, etc) non prescrivono mai e quindi vanno conservati per sempre.

I diversi termini di prescrizione sono stabiliti per legge e variano a seconda del tipo di documento; ecco quali documenti e bollette conservare e per quanto tempo:

  • Bollette per consumo di energia elettrica l’obbligo è di 10 anni, bollette prive del canone, rimane l’obbligo di conservazione di 5 anni;
  • Bollette per consumo di acqua,  gas, telefono, ADSL, pay tv: 5 anni dalla data di scadenza;
  • Spese condominiali: 5 anni;
  • Tassa nettezza urbana: 5 anni dall’anno successivo a quello di pagamento;
  • Ricevute per affitto: 5 anni;
  • Rate di mutuo: 5 anni dalla scadenza della singola rata;
  • Cambiali e parcelle dei professionisti: 3 anni;
  • Bollo auto: 3 anni dalla data di scadenza;
  • Multe stradali: 5 anni.