400 posti letto di Residenza protetta anziani autorizzati dalla Regione Marche
Documento delle Segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil e di Spi, Fnp e Uilp – 2 Agosto 2016
Apprendiamo che la Regione ha adottato una DGR con la quale autorizza la contrat-
tualizzazione di 400 posti letto di RPA (Residenza Protetta Anziani)
Sul piano quantitativo la misura è condivisibile perché dà finalmente concretezza a
quanto concordato tra Regioni e Organizzazioni sindacali nell’Accordo del Febbraio
2014.
Molto severo è però il giudizio delle OO.SS. sulle modalità di adozione del provve-
dimento, deliberato senza alcun confronto con le parti sociali.
Riguardo gli aspetti di merito CGIL CISL UIL Marche e le loro rispettive Federa-
zioni dei Pensionati esprimono forti dubbi e riserve sulle effettive risposte che que-
sta delibera dà al tema della sperequazione territoriale nella distribuzione dei P.L..
Il raggiungimento del limite del 60% dei P.L. convenzionati rispetto a quelli opera-
tivi, sulla base dei dati conosciuti, rischia di rispondere più alle esigenze di equili-
brio economico dei soggetti gestori che ai reali bisogni di assistenza registrati nei
territori, come delineati nell’Atto di fabbisogno della Regione ed emersi nelle rile-
vazioni delle OO.SS..
La stessa condivisa trasformazione in 229 P.L. delle risorse dell’ADI (assistenza
domiciliare integrata) destinate alle RP, rischia di aggravare lo squilibrio territoriale.
In ragione di queste criticità le OO.SS. sollecitano la Regione a recuperare il deficit
di confronto rendendo nota l’effettiva distribuzione dei 400 P.L. e riattivando la di-
scussione anche a livello territoriale con il coinvolgimento delle parti sociali e delle
Conferenze dei Sindaci.
Fondamentale rimane inoltre per le OO.SS. sulla scorta dei provvedimenti adottati,
un’azione di monitoraggio della Regione, volta ad abbinare al convenzionamento
delle strutture, l’applicazione degli accordi tesi al contenimento delle rette.
Altrettanto importante la ripresa del confronto sul piano di collocazione delle Case
della Salute, anche di bassa e media complessità, per rispondere alle esigenze di as-
sistenza territoriale delle popolazioni.