Credito: tante opportunità in arrivo a settembre per le imprese, che vogliono tornare a investire
Nella provincia di Fermo il primo semestre 2016 ha visto 259 nuove imprese artigiane iscritte e 344
cessazioni, con un saldo negativo di 85 unità, e un tasso di crescita negativo (-1,22%) leggermente
più pronunciato di quello regionale (-1,21%); nel secondo trimestre si rileva un saldo attivo, grazie
alla prevalenza delle nuove imprese (109) rispetto alle cessate (105) e un tasso di crescita
moderatamente positivo (+0,06%).
Sono i numeri elaborati dal Centro Studi CNA Marche su dati Infocamere, ripresi nella conferenza
stampa di questa mattina cui hanno partecipato Paolo Silenzi, Presidente Provinciale CNA Fermo,
Alessandro Migliore, Direttore Provinciale, Massimo Capriotti, Direttore Provinciale Fidimpresa
Marche Fermo e Ascoli Piceno, Paola Fava, responsabile Area Crediti Speciali di Fidimpresa Marche
per Fermo e Macerata.
“Prosegue anche nella prima parte dell’anno – afferma Alessandro Migliore – la crisi del
calzaturiero dovuta alle difficoltà di esportazione in alcuni grandi Paesi esteri sottoposti a sanzioni.
Quasi la metà delle imprese artigiane attive nella filiera calzaturiera della provincia, denuncia una
diminuzione dell’attività rispetto allo stesso semestre dell’anno prima. Un po’ meglio – prosegue – le
cose nell’artigianato dei servizi, dove circa un quarto delle imprese registra attività in crescita e in
oltre la metà dei casi si registra una stabilità.
In un contesto come questo, in cui oltre al sentiment attuale delle aziende, ci sono numeri che
parlano chiaro, ci chiediamo per quale motivo il territorio fermano sia stato escluso dal bando per il
sostegno alle aree di crisi”.
Aggiunge Massimo Capriotti: “Probabilmente la valutazione sullo stato di crisi è stata fatta su dati
non aggiornati, perché oggi purtroppo il Fermano ha tutte le caratteristiche per rientrare nel
bando”.
Una crisi che sappiamo ha investito pesantemente anche il comparto costruzioni: “Per questo –
annuncia il direttore Migliore – grazie all’ottima sinergia tra CNA e Confindustria, riguardo la
realizzazione del nuovo ospedale di Fermo, ci stiamo attivando per trovare aziende artigiane che
rispondano ai requisiti richiesti dalla ditta di Treviso, così da mettere in rete le imprese e dare
opportunità di ripresa”.
E a proposito di ripresa, esistono alcune opportunità importanti per le imprese: “Malgrado crisi e
pessimismo diffuso – spiega Massimo Capriotti – i finanziamenti alle imprese manifatturiere sono in
aumento. Il 60% delle aziende, infatti, ha dato disponibilità ad investire dopo 7 anni di freno a mano
tirato su questo fronte. Grazie ad una fiscalità favorevole, con il tasso di interesse più basso degli
ultimi 10 anni, l’indebitamento medio delle pmi si riduce dal 78 al 58%”.
Su questo aspetto, Paola Fava, Fidimpresa Marche, annunciando i bandi di prossima uscita relativi
a nascita di nuove imprese (7 milioni di euro con contributi a fondo perduto dal 50 al 100%),
artigianato artistico, digitalizzazione delle imprese artigiane, evidenzia i dati relativi alla Nuova
Sabatini (Incentivi alle Pmi per nuovi investimenti nel processo produttivo): “Il bando emanato dal
MISE è attivo dal 2014 ma negli ultimi 3 mesi c’è stato un forte assorbimento di risorse. Combinato
con il super ammortamento, investire sul nuovo dà la giusta motivazione alle imprese”.
Il Presidente Paolo Silenzi, evidenziando il ruolo importante dell’associazione di categoria e del
confidi come partner strategici per cogliere le nuove opportunità e avviare azioni ponderate, ha
ricordato una data simbolo: “Il 3 agosto sarà per le imprese fermane il TAX FREE DAY, giorno in cui
l’imprenditore artigiano finisce di lavorare per pagare le tasse e inizia a guadagnare per la azienda,
mettendosi in tasca poco più di 20.500 euro. Una pressione fiscale che diminuisce leggermente ma
che, al 58.9%, finisce comunque per gravare in maniera pesante sulle scelte e sul futuro delle pmi”.
Fermo, 01 agosto 2016 L’Ufficio Stampa