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CONTRATTAZIONE: OGGI, AD ANCONA, RIUNITI I CONSIGLI DIRETTIVI CGIL CISL UIL MARCHE

Stefano-MastrovincenzoOggi, ad Ancona, nel corso della riunione  dei tre parlamentini sindacali, Cgil, Cisl e Uil

Marche rilanciano nella regione  un “Moderno sistema di relazioni industriali”, proposta

sindacale già inviata a Confindustria e a tutte le parti datoriali per migliorare e qualificare

la contrattazione.

Il documento unitario si basa su tre pilastri: contrattazione, partecipazione e regole della

rappresentanza con il consolidamento delle norme varate dal Testo unico del 10 gennaio

2014 dai sindacati con Confindustria e poi con successivi accordi con Confservizi,

Alleanza delle cooperative e Confcommercio.

Per la contrattazione, si confermano i due livelli con il contratto nazionale rafforzato

nella sua funzione di primaria fonte normativa e di centro regolatore dei rapporti di

lavoro;  gli aumenti salariali vengono legati, oltre all’inflazione, anche ad altri “indicatori

macroeconomici e settoriali” puntando a sostenere il potere di acquisto; d’altro canto si

punta ad implementare la contrattazione di secondo livello (aziendale o territoriale)

basata su obiettivi di qualità e produttività e sull’ampliamento delle misure di welfare.

Si mira alla rappresentanza e alla tutela di tutti i lavoratori, occupati con le varie

tipologie contrattuali.

Cgil, Cisl e Uil chiedono “l’esigibilità universale” dei minimi salariali definiti dai

contratti nazionali, “in alternativa all’ipotesi del salario minimo legale” che va “sancita

attraverso un intervento legislativo di sostegno”.

I sindacati, poi, puntano alla partecipazione dei lavoratori alle scelte delle imprese, a

partire dal confronto sulle scelte di organizzazione del lavoro fino all’eventuale presenza

nei consigli di sorveglianza.

Cgil, Cisl, Uil ritengono che la contrattazione possa essere uno degli strumenti per

stimolare l’innovazione e accompagnare gli impatti crescenti della rivoluzione

tecnologica e digitale.

Per la rappresentanza, i sindacati chiedono che la misurazione della rappresentatività

venga estesa anche alle associazioni d’impresa.

La contrattazione decentrata nelle Marche, prima della crisi, coinvolgeva circa 150mila

lavoratori privati con circa 200 aziende interessate (55mila lavoratori) e 95mila

lavoratori della contrattazione territoriale.

Negli ultimi anni, la contrattazione integrativa si è fortemente ridimensionata per effetto

della crisi mentre è aumentata la cosiddetta “contrattazione difensiva” con, al centro, il

tema della salvaguardia dell’occupazione.

I lavori sono conclusi da Gigi Petteni, segreteria nazionale Cisl.