No a tagli lineari che compromettano le funzioni delle Camere di Commercio marchigiane
Nell’ambito della riforma della Pubblica Amministrazione è prevista anche
l’adozione di un decreto legislativo di “riordino” delle Camere di Commercio che il
Governo ha rinviato alla prossima riunione del Consiglio dei Ministri del 29
gennaio.
Il testo del decreto legislativo sulle Camere di Commercio, a dispetto di quanto
previsto dalla legge delega, mette in serio pericolo la tenuta occupazionale e i
servizi alle imprese prevedendo riduzioni di personale con conseguenti esuberi.
Per la FP CGIL devono essere salvaguardati i 243 dipendenti delle Camere di
Commercio delle Marche, i 25 dipendenti delle Aziende Speciali delle CCIAA
marchigiane ed i 9 lavoratori dell’Unione Regionale. In sostanza, vanno
salvaguardati i livelli occupazionali secondo quanto disposto dalla legge delega.
La FP CGIL delle Marche ritiene che le funzioni debbano essere assicurate
territorialmente dal sistema camerale, considerando a tal fine fondamentale la
permanenza dell’attuale strutturazione funzionale nel territorio dei presidi,
indipendentemente dagli accorpamenti delle Camere di Commercio che
verranno decisi, nella convinzione che prossimità alle imprese ed ai cittadini si
può garantire solo mantenendo l’attuale decentramento territoriale.
Ancona, lì 26 gennaio 2016