AZIENDA UNICA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI NELLA PROVINCIA DI ANCONA
In una fase di vivace discussione su tassazione locale e qualità dei servizi, di “spending
review” e messa in efficienza delle aziende pubbliche, non è possibile per nessun
interlocutore – istituzionale e politico – sottrarsi all’onere della verifica di coerenza fra
scelte annunciate e concrete decisioni amministrative.
Nella provincia di Ancona, questo vale in particolare per la tematica della gestione
associata dei rifiuti per i quali è da tempo in campo una concreta ipotesi di creazione di
una unica società pubblica per l’intero Ambito ( ovvero provincia): esattamente come
previsto dalla legge.
Oltre un anno fa (1 luglio 2014) – nel corso di un convegno organizzato a Jesi alla
presenza di parecchi amministratori locali – CGIL CISL UIL della provincia di Ancona
hanno rilanciato e difeso quel progetto capace di garantire un salto di qualità
nell’erogazione ed il governo oculato di un servizio fondamentale per le comunità locali. Si
tratta certamente di un percorso complesso, che va costruito nel consenso delle comunità
e nella tenacia degli intenti da parte degli enti locali, valorizzando l’occupazione esistente
e la capacità del “pubblico” di essere – ad un tempo – efficiente soggetto programmatore
ed erogatore proprio perchè forte di una dimensione aggregata, ma sempre strettamente
legata alle esigenze dei territori.
Gestione ambientale e moderno sistema di raccolta e gestione dei rifiuti sono sempre più
temi intrecciati; una attenta progettazione di sistema può traguardare – in pochi anni –
risultati importanti sia sul fronte degli investimenti che su quello delle infrastrutture
dedicate, permettendo così di stabilizzare una effettiva riduzione di costi e di tariffe per
l’utenza.
Come OO.SS. non crediamo esistano reali alternative ad un simile ambizioso progetto,
pena l’ennesima privatizzazione a danno sia dell’occupazione che del’effettiva capacità di
gestione strategica del sistema da parte degli enti locali e, quindi, delle comunità
interessate.
In questi mesi molti attori hanno fatto la loro parte, consentendo che questa innovazione
territoriale potesse iniziare ad avere forme e tempi chiaramente inquadrabili.
* L’ATA ha avviato la discussione di “governo” del sistema con tutti gli enti
interessati e alcune delle gare intervenute nel frattempo hanno visto inserita una
clausola temporale di salvaguardia ;
*”Anconambiente” e “Jesiservizi” – in un confronto intenso e non sempre facile con
le OO.SS. di categoria – hanno già siglato protocolli d’intesa diretti a
regolamentare il futuro, auspicato, passaggio delle attività dedicate (tramite
cessione di ramo aziendale) alla futura nuova Azienda pubblica provinciale;
* Confronti di merito avanzati si sono realizzati al CIS (Vallesina), alla Sogenus
(discarica di Maiolati).
E’ necessario che la scelta dell’azienda unica pubblica provinciale diventi patrimonio
largamente condiviso e oggetto di un preciso mandato operativo dei singoli enti locali nel
rispetto dei passaggi formali previsti e dei tempi dati.
Le OO.SS. non accetteranno inerti percorsi diversi, che aprano la strada a multinazionali
estere o a gruppi privati nazionali, mossi esclusivamente dall’idea di profitto.
Nelle prossime settimane, CGIL CISL UIL chiederanno di incontrare i principali Sindaci
della provincia di Ancona per capire l’effettivo avanzamento del progetto e verificare
problematicità e sostanziali volontà di procedere.
A breve, è intenzione delle OO.SS. promuovere nuove iniziative pubbliche di
sensibilizzazione, confronto e sostegno al progetto di azienda pubblica provinciale di
gestione dei rifiuti, anche a riscontro degli incontri realizzati con gli enti locali.
Ancona , 2/11/2015