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Liberalizzazioni si, ma con moderazione!

000liberalizzazioniLa Camera dei Deputati ha dato il via libera al disegno di legge sulle liberalizzazioni. E’ solo un primo appuntamento, seppure importante per la ripresa di un percorso iniziato con le lenzuolate di Bersani e smarrito poi strada facendo, smontato dall’opposizione delle lobby. Il provvedimento contiene misure importante, ma non stravolgenti. L’aumento del numero dei notai, la stretta sui distributori di carburanti in città, la possibilità di acquisire farmacie da parte di società di capitale, novità anche per la RC auto, per il mercato dell’energia, per il monopolio di Poste italiane, per gli avvocati e per le assicurazioni collegate ai mutui e ai prestiti. Se volessimo approfondire c’è una parte interessante anche riguardo l’assistenza telefonica bancaria i cui costi sono destinati a scendere, così come i costi dei gestori di carte di credito, le telefonate ai servizi di assistenza anche se effettuate da cellulare non dovranno superare la tariffa ordinaria urbana.

Nel dettaglio il numero dei notai aumenterà, da uno ogni settemila abitanti, si passerà ad uno ogni cinquemila. Le Poste perderanno il monopolio della consegna di multe e notifiche, mentre i distributori di carburanti in città o in aree urbane dovranno rispettare alcune norme di sicurezza o chiudere. Le polizze auto diventeranno più convenienti per quegli automobilisti che sceglieranno di farsi installare la scatola nera, mentre ci dovrà essere più trasparenza nell’offerta di coperture assicurative legate alla stipula di un mutuo do alla sottoscrizione di un finanziamento.

Ultima novità, ma di scarso rilievo per gli importi fissati è la possibilità di micro pagamenti con il cellulare. Una tecnologia oramai in uso a tuti i maggiori gestori telefonici, o provider di internet, con la possibilità di utilizzare la tecnologia NFC o altre similari per i pagamenti in prossimità fino a cinquanta euro.

Infine la professione di avvocato potrà essere esplicitata anche attraverso società di persone, cooperative o società di capitali.

Piccoli, ma significativi passi avanti. Ovviamente si poteva usare di più, come nel caso della vendita dei farmaci di fascia “C” ora riservata alle farmacie, segno evidente del peso ancora preponderante delle lobby in questo paese. Poi occorrerà vedere gli effetti pratici del disegno di legge, gli eventuali emendamenti sempre possibili, se non proprio lo stravolgimento in sede di iter parlamentare.

Ares