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Banca marche si avvicina l’ora X

000bancamarcheJESI – Fiato sospeso per Banca Marche. I prossimi saranno giorni decisivi per conoscere il destino dell’istituto di credito marchigiano. E’ infatti fissata per la prossima settimana la riunione del Comitato direttivo del Fondo interbancario tutela depositi che, salvo sorprese, dovrebbe decidere formalmente sul proprio impegno per il salvataggio di BdM e, soprattutto, tracciarne i contenuti. Solo con la soluzione definitiva in mano e, dunque, con la definizione delle modalità e dell’entità dell’operazione, sarà poi possibile richiedere la proroga del commissariamento in scadenza ad ottobre. Un tempo aggiuntivo necessario per completare, una volta chiarita nei dettagli, l’operazione salvataggio.

Occhi puntati, dunque, alla prossima settimana. Ed è massima l’attenzione dei sindacati che ieri hanno incontrato il direttore generale dell’Istituto, Luciano Goffi. Per BdM, è emerso durante la riunione, è confermata la «precisa volontà da parte degli organi preposti di raggiungere una positiva conclusione della vicenda entro la fine dell’anno», riferiscono le organizzazioni sindacali.

Che aggiungono: «Rispetto agli scenari disegnati da fonti giornalistiche (tra gli ultimi, quello di un piano da 1,5 miliardi di euro per il salvataggio delle tre principali crisi bancarie italiane, tra cui Banca Marche, allo studio del Ministero delle Finanze, di Bankitalia e del Fondo interbancario, con la creazione di una holding finanziata dagli altri istituti di credito italiani, ndr), e per i quali le organizzazioni sindacali hanno chiesto chiarimenti, la banca non ha ritenuto opportuno commentare alcuna ipotesi, rappresentando la necessità di mantenere un elevato livello di riservatezza richiesto dalla delicatezza del momento». I sindacati hanno ribadito la necessità che la politica marchigiana faccia propria, come accade in altre regioni, la presa in carico della vicenda Banca Marche quale «priorità per la salvaguardia del tessuto economico e dei territori di riferimento», hanno fatto sapere.

Tra coloro che attendono notizie più concrete e certe sul piano di salvataggio, in prima fila anche i presidenti delle tre Fondazioni bancarie azioniste di BdM: Fondazione Cassa di risparmio di Jesi, Fondazione Cassa di risparmio di Macerata e Fondazione Cassa di risparmio di Pesaro. Ancora senza notizie aggiornate, per la prossima settimana – fa sapere la presidente di Macerata, Rosaria Del Balzo Ruiti – i tre presidenti sono intenzionati a richiedere un incontro ai commissari.
Il fattore tempo si fa sempre più decisivo dopo l’approvazione, ieri in Consiglio dei ministri, del decreto legislativo di recepimento della direttiva europea che contiene anche le norme sul bail-in.

Si tratta dell’insieme di regole di derivazione Ue secondo cui è tendenzialmente inibito un generico intervento pubblico per il salvataggio delle banche e che chiama invece in causa gli azionisti e, a seguire, gli obbligazionisti, i creditori non assistiti da garanzie e infine i correntisti “non protetti” per i depositi sopra i 100mila euro.