Prysmian verso la conclusione, Haemonetics 600 centesimo giorno di presidio
ASCOLI – I 114 dipendenti della Prysmian sono stati ricevuti nello stabilimento dal capo del personale Maurizio Sciamanna e da Edith Leoncavallo Bonizzoni uno dei manager del Gruppo, più rappresentanti della società Sernet e di un’altra ad essa collegata: l’advisor cui Prysmian ha dato 18 mesi per provare a ricollocare i dipendenti altrove. Inizia così l’ultima settimana che gli operai hanno a disposizione per prendere una decisione sul futuro del loro lavoro e della vita loro e dei propri familiari. Entro il 15 giugno (lunedì prossimo) devono restituire il modulo in cui si chiede ufficialmente di essere ricollocati in uno dei due stabilimenti proposti dal gruppo (Pozzuoli e Lodi), oppure accettare il percorso proposto dall’advisor, oppure ancora accettare l’incentivo (50.000 euro netti) e chiudere il discorso, ma anche i ponti col passato. Il capo del personale da ieri è in azienda per attendere la riconsegna dei moduli da parte degli operai.La battaglia comune è chiusa, ormai si tratta di questioni private, ma l’impressione è che non più di 30-40 (10-15 a Pozzuoli, 20-25 a Lodi) si trasferiranno, che 50-60 accetteranno l’incentivo, che una decina di persone resteranno in attesa per 18 mesi di un lavoro sul territorio. Per contare infine quelli prossimi al pensionamento che possono usufruire di qualche scivolo, bastano le dita di una mano. Totale 114. Decisamente superiore il numero dei giorni del presidio Haemonetics. A oggi sono 600 giorni che gli irriducibili trascorrono giorni e notti nel container lungo l’asse attrezzato: esempio di coraggio e voglia di tornare a lavorare.
Andrea Ferretti