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Anche il Papa spende una parola per l’acqua “bene di tutti”

000papaSottolineando che oggi ricorre la Giornata Mondiale dell’Acqua, promossa dalle Nazioni Unite, papa Francesco ha detto all’Angelus che «l’acqua è l’elemento più essenziale per la vita, e dalla nostra capacità di custodirlo e di condividerlo dipende il futuro dell’umanità». «Incoraggio pertanto la Comunità internazionale a vigilare affinchè le acque del pianeta siano adeguatamente protette e nessuno sia escluso o discriminato nell’uso di questo bene, che è un bene comune per eccellenza», ha aggiunto. «Con san Francesco d’Assisi diciamo: ‘Laudato sì, mì Signore, per sora aqua, / la quale è molto utile et humile et pretiosa et castà (Cantico di frate Sole)».

«Ed ora ripeteremo un gesto già compiuto l’anno scorso: secondo l’antica tradizione della Chiesa, durante la Quaresima si consegna il Vangelo a coloro che si preparano al Battesimo; così io oggi offro a voi che siete in Piazza, un regalo, un Vangelo tascabile», ha annunciato il Papa al termine dell’Angelus, mostrando il libretto. «Vi sarà distribuito gratuitamente da alcune persone senza fissa dimora che vivono a Roma. E anche questo è un gesto molto bello, che piace a Gesù: i più bisognosi sono quelli che ci regalano la parola di Dio», ha aggiunto. «Prendetelo e portatelo con voi, per leggerlo spesso, ogni giorno. Portarlo nella borsa, in tasca, ma leggerlo spesso: un brano, un passo, ogni giorno. La Parola di Dio è luce per il nostro cammino! Vi farà bene, fatelo!», ha detto ancora il Pontefice.

«A coloro che anche oggi vogliono vedere Gesu» – aveva il Papa prima della recita dell’Angelus -, a quanti sono alla ricerca del volto di Dio; a chi ha ricevuto una catechesi da piccolo e poi non l’ha più approfondita, forse ha perso la fede; a tanti che non hanno ancora incontrato Gesù personalmente…; a tutte queste persone possiamo offrire tre cose: il Vangelo; il crocifisso e la testimonianza della nostra fede, povera, ma sincera«. »Il Vangelo: lì possiamo incontrare Gesù, ascoltarlo, conoscerlo. Il crocifisso: segno dell’amore di Gesù che ha dato sè stesso per noi. E poi una fede che si traduce in gesti semplici di carità fraterna. Ma principalmente nella coerenza di vita tra quello che diciamo e quello che viviamo, coerenza tra la nostra fede e la nostra vita, tra le nostre parole e le nostre azioni«, ha concluso.