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Imprenditore di Comunanza condannato per evasione dei contributi

000tribunaleASCOLI – ​E’ stato condannato ad un anno di reclusione con detenzione domiciliare un piccolo imprenditore edile comunanzese. La condanna riguarda la omessa dichiarazione d’imposta. Ma il reato è risalente al 2006 quando nel corso di un blitz dei carabinieri di Comunanza guidati dal maresciallo capo Nicola Berardi in un cantiere dell’imprenditore, erano stati scoperti due operai stranieri non in regola con le norme sul lavoro. L’imprenditore era stato denunciato alla magistratura di Ascoli Piceno per sfruttamento d’immigrazione clandestina e assunzione di lavoratori extracomunitari senza permesso di soggiorno. Poi il processo ha fatto il suo corso e nei giorni scorsi è arrivata la sentenza dove è stato riscontrato e punito il reato specifico di omessa dichiarazione d’imposta.
Infatti gli unici due dipendenti lavoravano in “nero”, senza regole e senza tutela, quindi senza regolare versamento degli oneri ed imposte dovute e legate al lavoro dipendente. Quello dell’utilizzo di lavoratori stranieri senza rispettare regole e leggi sul lavoro naturalmente è dovuto, in questo caso specifico ma anche in genere, ai minori costi che l’imprenditore in genere deve sostenere. Costi che si abbassano ancor più se il dipendente è extracomunitario e magari senza permesso di soggiorno, che sicuramente si accontenta di lavorare percependo un compenso spesso molto basso.
Ora l’imprenditore comunanzese dovrà trascorrere un anno intero agli arresti domiciliari.