Finisce alle 12 l’esperienza amministrativa targata Brambatti

Finisce poco prima di mezzogiorno con le dimissioni del Sindaco Brambatti, subito protocollate, la travagliata esistenza dell’amministrazione fermana. Onore alla Sindaco che ha saputo diligentemente trarre le conclusioni più ovvie di una crisi lunga e straniante, permeata da sensibile impotenza e difficoltà a varare scelte concrete e condivise. La giunta aveva perso pezzi importanti strada facendo e lo smalto era venuto meno da tempo, complice come abbiamo più volte ricordato il ruolo insignificante dei partiti della coalizione, in particolare il Pd. Il Sindaco, “meteora” come lei stessa si era definita nulla ha potuto contro pressapochismo se non vero e proprio infantilismo politico amministrativo. Un bilancio fatto di promesse non mantenute ed accordi non rispettati con la conseguenza di un progressivo deterioramento del quadro politico amministrativo al quale non hanno potuto o saputo dare supporto i dirigenti dem. I troppo rimpasti, la fuga delle migliori energie, il contributo fattivo di tanti consiglieri mai ascoltato, misto all’assenza di una chiara visione strategica delle cose urgenti da fare, hanno determinato uno scollamento progressivo e la paralisi effettiva dell’attività amministrativa. Non poteva prevedibilmente che finire che in questo modo, sancendo definitivamente il fallimento di certe scelte politiche, con la speranza almeno che questa esperienza insegni qualcosa ai partiti e non ripropongano riti vecchi e personaggi consunti o peggio privi delle necessarie e utili qualità per governare.